La dodicesima giornata della Superlega UnipolSai A1 ha proposto molte partite interessanti, e molti incroci sia tra squadre d'alta classifica, sia tra squadre in cerca di riscatto o in crisi. In testa alla classifica con 31 punti rimane la Lube Civitanova che ha battuto l'Exprivia Molfetta, mentre al secondo posto con 29 c'è la Diatec Trentino che ha avuto la meglio su Monza solo grazie al tie-break; al terzo posto con 28 punti l'Azimut Modena che battuto 3-1 la Lpr Piacenza nel derby emiliano. Al quarto posto con 25 punti troviamo la Sir Safety Perugia che pare avere risolto i suoi problemi ed ha rifilato un 3-0 senz'appello a una Calzedonia Verona davvero in crisi di gioco e risultati; dietro Perugia, ci sono appunto Piacenza con 21 punti e la coppia Monza/ Verona con 19. La Tonno Callipo Vibo Valentia ha superato 3-1 la Bunge Ravenna e si è portata a 15 punti, e soprattutto all'ottavo posto, compiendo un passo importante verso il raggiungimento della qualificazione alla Coppa Italia: superata infatti la Kioene Padova che ha perso al tie-break con la Biosì Indexa Sora, che ora si trova proprio dietro Padova, a quota 11 punti insieme a Ravenna e Molfetta; chiudono con 9 punti la Top Volley Latina e la Revivre Milano che si sono affrontate nello scontro diretto che ha visto i pontini riuscire a vincere in trasferta per 3-2 nonostante l'assenza di Fei.
Cucine Lube Civitanova- Exprivia Molfetta 3-1 Con la vittoria contro Molfetta, la Lube continua la sua marcia in testa alla classifica, avendo vinto undici delle dodici partite giocate e sancendo la sua imbattibilità casalinga almeno in questo girone d'andata; tanta buona volontà per Molfetta, che presentava molti ex come Sabbi, top scorer del match con 22 punti, e i giovani Partenio e Vitelli; ma il suo gioco non è stato continuo ed incisivo per tutto il corso del match, finendo per favorire così la Lube che ha potuto imporre il suo ritmo ed ha potuto far valere la sua superiorità tecnica. MVP del match è stato Sokolov con 20 punti ed il 54% di efficacia in attacco, più 6 aces. Coach Blengini ha schierato la Lube con la diagonale Christenson/ Sokolov, Juantorena e Cebulj in banda, Stankovic e Candellaro al centro e Pesaresi libero; coach Gulinelli ha schierato Molfetta con la diagonale Thiago Pontes/ Sabbi, Joao Rafael e Olteanu in banda, Polo e Vitelli centrali e De Pandis libero. Inizio di primo set equilibrato fino a quando il servizio della Lube non inizia a fare la differenza mandando in crisi la ricezione di Molfetta; in evidenza vanno Sokolov e Candellaro, uno con il suo servizio potente, l'altro con un'insidioso servizio in float che mandano la Lube avanti 11-8 per il primo break. Molfetta è in difficoltà, e ciò che non riesce a fare il servizio, lo fa l'attacco della Lube, che viaggia a ritmi altissimi con Cebulj, molto cercato in pipe, e Juantorena, ed inoltre riceve un ottimo apporto dai centrali che viaggiano con una percentuale del 100% in attacco; si spiega così il 20-14, prodromo del 25-15 finale dato da un muro di Juantorena su Polo. Secondo set che sembra seguire la falsariga del primo, con la Lube avanti fino al break del 18-15, grazie a un ace di Cebulj e a un attacco di Juantorena, ma all'improvviso il servizio di Molfetta inizia a funzionare, con Olteanu scatenato che dà il là alla rimonta pugliese per recuperare la parità a 18; poi salgono sugli scudi Joao Rafael e Sabbi che attaccano con percentuali elevate alle quali aggiungono un muro su Sokolov per il 25-22 finale che rimette Molfetta in partita. L'Exprivia gioca bene anche nel terzo set dove la Lube ancora una volta parte meglio e va avanti 10-7, ma, come detto, Molfetta non si arrende e gioca bene riuscendo a rimontare e a passare in vantaggio sul 13-11 grazie a Sabbi; la Lube riesce a reagire grazie al servizio di Sokolov che, con i suoi aces consecutivi riporta avanti Civitanova sul 18-15. Grazie al servizio positivo di Sokolov, la Lube ritrova anche incisività e fluidità in attacco e al cambio palla, dove svettano Juantorena e Sokolov, e riacquista solidità in difesa grazie a belle giocate di Pesaresi per poter andare a chiudere così sul 25-20 e riportarsi in vantaggio. Il quarto set è a senso unico per la Lube: infatti a inizio set arriva il turno al servizio del neo entrato Kaliberda che fa sfracelli e consente a Civitanova di andare a condurre subito per 12-5; è il break decisivo dal quale Molfetta non si riprenderà più, ed infatti la Lube va a chiudere agevolmente sul 25-17 set e match.
Diatec Trentino- GiGroup Monza 3-2 La notizia di giornata viene da Trento, dove la Diatec ha sì vinto, ma per la prima volta perde almeno un punto nelle partite in casa disputate in questo campionato; è stata Monza a firmare quest'impresa, essendo stata capace di rimontare due set prima di arrendersi nuovamente al tie break. Per la Diatec è comunque un ritorno alla vittoria importante, visto che mancava da due turni: certamente si sono visti tutti i pregi e tutte le criticità della squadra trentina. Infatti per due set Trento ha dominato, mettendo in mostra, soprattutto nel primo, un'efficacia di squadra in difesa e una compattezza a muro che hanno dato il là ad attacchi veloci e precisi che le hanno permesso di dominare i primi due set; poi a metà terzo set, Monza è salita sì di livello, ma Trento ha iniziato a faticare in ricezione, andando a pregiudicare l'efficacia del cambio palla, il muro si è scomposto e quasi distratto in alcuni frangenti, e gli attaccanti trentini hanno iniziato a sbagliare una quantità industriale di palloni; se a questo si aggiungono anche gli errori al servizio, si capisce come la Diatec abbia perso completamente il bando della matassa prima di riacquisirlo nel corso del tie break dove è salito in cattedra Stokr, finalmente in ripresa e decisivo per le sorti della Diatec. Monza può consolarsi con il fatto di essere stata la prima squadra a portar via da Trento un punto, e per il carattere mostrato che le ha permesso di rimontare due set; bene gli attaccanti per Monza, che hanno sbagliato davvero molto poco, con Fromm e Hirsch autori di 43 punti in due, e con il servizio di Botto e Hirsch che ha davvero messo in crisi la ricezione trentina. Per Trento il migliore è stato Solè con 4 punti e un ace e l'80% in attacco; tutte le altre percentuali sono state macchiate dalla quantità di errori commessi da Trento: ad esempio, il servizio trentino può contare su aces ma anche su 12 errori che alla fine danno un saldo negativo, così come gli errori degli attaccanti sono stati troppi rispetto a quelli degli attaccanti brianzoli; come detto, Trento può sorridere però per la vittoria e per il ritrovato apporto di Stokr. Coach Lorenzetti ha schierato la Diatec con la diagonale Giannelli/ Nelli, Lanza e Urnaut in banda, Solè e Mazzone centrali, Colaci libero; coach Falasca ha schierato Monza con la diagonale Jovovic/ Hirsch, Fromm e Botto in banda, Beretta e Verhees centrali e Rizzo libero. Primo set che parte in maniera equilibrata, con le due squadre a lottare punto a punto fino all'8 pari; è Giannelli con un ace a regalare il primo break a Trento sull'11-9, ma Botto con un muro recupera la parità a 11 e poi ancora a 13 dopo che Urnaut aveva firmato un altro break. La difesa di Trento sale in cattedra e così Urnaut concretizza un nuovo allungo sul 16-13, poi Nelli firma il 19-14; Trento continua a macinare gioco, con una difesa imperforabile che permette a Giannelli di giocare palloni veloci che i suoi attaccanti trasformano con precisione e continuità fino al 25-18 finale. Nel secondo set parte bene la Diatec con il turno al servizio di Mazzone e gli attacchi di Lanza, ma Monza inizia ad aumentare il proprio livello e rimane in scia fino al 9-7 Diatec quando Botto e un ace di Fromm danno ai brianzoli il primo vantaggio sull'11-10; la reazione di trento è immediata grazie ai muri di Mazzone e a Lanza per il 15-12 Diatec, ma Hirsch e Fromm riportano Monza in parità a 18. Solè con un muro e un ace su Galliani porta la Diatec sul 23-20 e le consente di gestire il finale di set chiudendo 25-22. Anche il terzo set parte in maniera equilibrata, con un solo punto a dividere le due squadre ma con Trento avanti fino al 10-9; come nel set precedente è Botto a firmare il primo vantaggio monzese, ma ancora una volta Trento recupera grazie ai servizi di Mazzone e a un attacco di Lanza portandosi sul 17-14. Tuttavia la Diatec, che già era in calo in attacco, si spegne all'improvviso cominciando a commettere una miriade di errori in attacco e al servizio, così la GiGroup ne approfitta e firma anche il sorpasso con Fromm e Hirsch sul 19-18; Trento recupera la parità a 21 ma Urnaut e il neo entrato Stokr sbagliano per due volte e così un pallonetto di Fromm vale il break decisivo per Monza che chiude il set sul 25-22 e riapre il match. Sulle ali dell'entusiasmo della vittoria del set precedente, Monza parte fortissimo nel quarto set, andando subito sul 4-0 sfruttando il servizio e gli errori di Nelli; Giannelli guida la rimonta trentina con il suo turno di servizio che favorisce Nelli e Lanza, ma Trento è troppo fallosa ed oltretutto va in crisi con la ricezione; ne approfitta Hirsch che con il suo turno al servizio fa volare Monza sul 10-4, dove la GiGroup oltre ad approfittare degli errori trentini, sfodera anche dei muri vincenti con Jovovic e Fromm. La Diatec sparisce completamente dal campo, collezionando errori su errori e Hirsch guida Monza fino al 17-7; Lanza prova a suonare la carica per Trento, ma è un flebile tentativo di rimonta con Monza che chiude agevolmente sul 25-16 e porta la gara al tie break. Nel quinto set entrambe le squadre iniziano in maniera un po contratta, ma un errore di Botto rianima Lanza che firma il 5-2, prima di sbagliare due attacchi consecutivi che riportano Monza a meno uno; a questo punto sale finalmente in cattedra Stokr, che firma l'allungo Diatec con un muro e un attacco che valgono l'8-4 Trento; tuttavia Monza non demorde e con Hirsch e un muro di Forni si riporta a meno uno sull'11-10, ma lo stesso Hirsch commette invasione e regala un punto a Trento, prima che il servizio di Giannelli ispiri un attacci di Lanza e un muro di Solè che chiudono set e match sul 15-11 Diatec.
Lpr Piacenza- Azimut Modena 1-3 Derby emiliano d'alta quota quello tra Piacenza e Modena, che ha visto, in una spettacolare cornice di pubblico del palaBanca un grandissimo spettacolo. Match equilibrato, divertente e vibrante, con due set infiniti e con fasi in cui una squadra prevaleva sull'altra, ma senza che nessuna prendesse il sopravvento completo. Alla fine ha vinto Modena, forse PIacenza meritava di giocarsi il tie- break, ma la differenza a favore di Modena l'ha fatta Ngapeth: quando si accende il francese è capace da solo di fare la differenza sia in difesa che in attacco come ha fatto nel quarto set quando con la squadra sotto di due punti nel finale, ha propiziato la rimonta che ha chiuso il match. Piacenza ha poco da rimproverarsi, Hernandez ha messo a referto 21 punti con il 58%, ed un contributo importante è arrivato anche da Marshall con 11 punti e Clevenot con 14 punti e il 63% in attacco; ad affossare un po Piacenza sono stati gli errori al servizio a fronte di 0 ace, dato che va a controbilanciare i 40 errori in attacco messi a referto da Modena che invece ha avuto molto dal servizio. Modena che ha sofferto a muro, ma che ha avuto in Vettori l'MVP del match con 25 punti e il 50% di efficacia in attacco; Ngapeth ha messo a referto 21 punti, mentre Le Roux ha dato un contributo importante con il suo 73% in attacco, mentre l'altro centrale Holt è stata la nota negativa della giornata per Modena: partita in ombra per lui, poco servito e falloso. Coach Giuliani ha schierato Piacenza con la diagonale Hierrizuelo/ Hernandez, Marshall e Clevenot in banda, Tencati e Alletti centrali, Papi libero; coach Piazza ha schierato Modena con la diagonale Orduna/ Vettori, Ngapeth e Petric in banda, Holt e Le Roux centrali, Rossini libero. Primo set che parte in maniera equilibrata, ma con Modena che prova subito a comandare il gioco, scavando il primo break dal 7-6 al 12-9; Giuliani opera subito qualche cambio, ma non produce risultati visto che l'Azimut va sul 15-11; tuttavia Piacenza riesce a salire a meno 3 punti, ma Vettori al servizio fa la differenza e Modena allunga sul 23-17 con Le Roux che va a chiudere 25-19. Anche il secondo set parte in maniera equilibrata, Modena inizia a regalare al servizio, tranne Vettori nella prima fase del parziale, e come nel set precedente, riesce a rimanere avanti conducendo il gioco fino al 17-13 con Marshall in difficoltà in ricezione; Ngapeth prova a mantenere il break di vantaggio per Modena prima per il 20-17 e poi per il 22-19, ma Vettori con due errori di fila permette alla Lpr di pareggiare ed avere il primo di cinque set ball sul 24-23; si va ai vantaggi, con la Lpr che, appunto, ha a disposizione 5 set ball prima di riuscire finalmente a chiudere sul 29-27. Il terzo set si sviluppa sulla falsariga del precedente: molto equilibrio in campo, ma con Modena sempre avanti, e che riesce addirittura a scappare sul 17-12; a questo punto si scatena Hernandez per Piacenza, mentre Modena inizia a sbagliare una quantità industriale di servizi, riportando la Lpr nel set. A peggiorare la situazione per Modena il disastro in ricezione di Swan Ngapeth, fratello di Earvin, entrato per Petric e che ha collezionato un disarmante 0 su 4 in ricezione; Piacenza pareggia così a 20 e si ritrova avanti 21-20 e poi avrà ancora altri 5 set ball annullati da Modena; l'Azimut dopo il grande spavento, riesce ad essere cinica ed incisiva e va a vincere il set ai vantaggi per 33-31, nonostante gli 8 errori al servizio di Vettori, i 9 di Ngapeth, controbilanciati in parte dai 9 di Hernandez per Piacenza. Nel quarto set si vive un grande spettacolo, ma anche una tensione sportiva enorme tra le due squadre: nessuna vuole cedere il passo e si va avanti a colpi di break e contro break, prontamente annullati dalle due compagini. Tutto questo fino a quando si va sul 21-19 Piacenza, che sembra vicina al raggiungimento di un tie break anche meritato, e di nuovo si accende Earvin Ngapeth: difende in seconda linea ed attacca da seconda linea con la Lpr che commette fallo per il 21-20 Lpr, poi va al servizio e stampa un contrattacco dalla seconda linea per il pareggio, quindi piazza l'ace del 22-21 Azimut Modena; il suo turno al servizio dura fino al 24-21 Modena che poi diverrà il definitivo 25-22, dando vita così ad un epilogo spettacolare del match.
Calzedonia Verona- Sir Safety Conad Perugia 0-3 Vittoria schiacciante quella ottenuta da Perugia a Verona, al termine di un'ottima prova corale della squadra di Bernardi che sembra effettivamente aver trovato la quadra giusta per far esprimere al meglio i giocatori a disposizione. Devastante la Sir nel primo e nel terzo set, ma abile nel secondo quando ha avuto un passaggio a vuoto subendo la rimonta di Verona, a non sfaldarsi e a chiudere il set a proprio favore. Verona troppo brutta per essere vera, squadra assente nel primo e nel terzo set, mentre non è bastata la reazione nel secondo; è alla quinta sconfitta consecutiva, e, per ora, non si vedono segnali positivi all'orizzonte. Ci sarà molto da lavorare, sia tecnicamente che psicologicamente per Giani, che intanto potrà contare anche sullo schiacciatore Randazzo, neo acquisto della Calzedonia. Perugia ha avuto tanto dal servizio, con 6 aces e una bassa percentuale di errori, ed è stata devastante a muro, con ben 12 muri vincenti; ma tutta la squadra ha girato bene, a partire da Zaytsev, MVP con 21 ed il 63% di efficacia in attacco ,al quale ha aggiunto anche un ottimo contributo a muro ed al servizio; bene De Cecco, oltre che in distribuzione, anche nella fase di difesa, bene Atanasijevic, cercato il giusto e non sovraesposto in attacco, ottimo il contributo dei due centrali Birarelli ed in particolare Podrascanin con i suoi primi tempi, e grande il lavoro in seconda linea dei due liberi Bari e Tosi. Coach Giani ha schierato Verona con la diagonale Baranowicz/ Djuric, Kovacevic e Lecat in banda, Anzani e Zingel centrali e Frigo libero; coach Bernardi ha schierato Perugia con la diagonale De Cecco/ Atanasijevic, Zaytsev e Berger in banda, Birarelli e Podrascanin centrali, Bari libero al quale si è poi alternato Tosi. Nel primo set parte subito forte la Sir con Berger, un muro di Podrascanin e un errore di Kovacevic per il 4-1 Sir; Birarelli, Berger e un ace di Atanasijevic fanno volare Perugia sul 10-4, ed ancora il serbo porta la Sir sul 13-4. Verona non c'è e Birarelli mura per il 15-5; è Ferreira a stampare il primo ace per Verona sul 15-7, poi Zaytsev e Atanasijevic fanno la voce grossa a muro per il 20-8 Perugia; Kovacevic mette a terra un ace ma la Sir è avanti 21-11, ma Podrascanin con un primo tempo ristabilisce subito le distanze, poi un errore di Djuric e un fallo in palleggio di Kovacevic danno il set a Perugia sul 25-13. Nel secondo set è Perugia a partire forte, andando subito sul 4-0, poi si scatena Zaytsev al servizio con tre aces e altri 3 punti dalla seconda linea per l'11-2 Sir; Verona prova una rimonta con Ferreira e un muro di Zingel per il 13-6, ed è il muro il fondamentale che consente alla Calzedonia di recuperare pian piano punti su Perugia arrivando fino al 14-10 Perugia. Finalmente si sveglia Djuric, mentre Zaytsev attacca fuori consentendo a Verona di riportarsi a meno due e poi a meno uno grazie a un attacco di Kovacevic. Bernardi prova a rinforzare la seconda linea inserendo Della Lunga, ma Verona recupera la parità a 20; parità che si mantiene fino a quota 23, quando Atanasijevic firma il punto del 24-23 e poi Podrascnin chiude con un primo tempo perentorio per il 25-23 Perugia. Nel terzo set sembra partire meglio Verona, che sfrutta ancora il suo muro, in particolare con Anzani che ne firma due e manda avanti la Calzedonia sul 4-2; Perugia reagisce, Ferreira sbaglia, Zaytsev no, e la Sir recupera la parità per poi passare ancora in vantaggio sull'8-6 grazie a un contrattacco di Zaytsev. Perugia alza di nuovo il livello del suo gioco, con tante difese, contrattacchi, pipe e muri che la fanno volare prima sul 9-6, poi sul 13-7 grazie a un autentico show di Zaytsev e Berger; un ace di Podrascnin prima e di Zaytsev poi portano Perugia sul 17-10, mentre Verona sparisce di nuovo dal campo, e lo testimonia il fallo in palleggio di Baranowicz. Atanasijevic firma il punto del 21-11 con un contrattacco spettacolare, poi gli errori finali di Kovacevic e Ferreira chiudono il set ed il match sul 25-14 Sir Safety Conad Perugia.