A Roma, nella vasca di Pietralata, Simona Quadarella scuote il nuoto italiano. L'atleta in forza all'Aniene - durante i regionali - sgretola il limite di Aurora Ponselè sui 1500. Due anni dopo la performance di Aurora a Civitavecchia, arriva la risposta di una classe '98 di estremo talento, di sicuro avvenire. La Quadarella copre la distanza in 15'49"92, limando oltre sei secondi al precedente primato italiano.
Il tempo conferma le ottime sensazioni di questo avvio di stagione. A Massarosa, dominio assoluto nel mezzofondo, con i successi sui 400 - 4'05"85 - e soprattutto sugli 800, 8'19"68 per respingere la Trombetti. La performance sui 1500 sposta ora ulteriormente l'asticella, perché pone la Quadarella in vetta alle classifiche mondiali. Riferimenti ridotti al momento, ma l'ascesa della romana - campionessa mondiale juniores - non può e non deve passare sotto silenzio. Il 15'49"92 della Quadarella cancella brutalmente il 16'02"86 della tedesca Rieder e apre un dibattito interno alle porte della rassegna di Windsor.
Contingente ridotto per l'Italia, solo 11 unità, 11 certezze per evitare controprestazioni o presenze in chiaroscuro. Questa la linea della FIN, con Barelli ad illustrare i motivi di una decisione ricca di interrogativi. L'Italia del nuoto respinge il nuovo, si affida a campioni consolidati e reprime le voglie di giovani pronti a prendersi la ribalta. Esigenze economiche, parole di facciata. La Quadarella acuisce il malumore di addetti ai lavori e non. Giusto privare talenti in netta crescita di una ribalta internazionale?
Dalla vasca di Pietralata un urlo azzurro. Simona Quadarella si "prende" il mondo e chiede spazio.