Si sono svolti a Baku i sorteggi dei gironi dell'Europeo di volley femminile in programma in Azerbaijan e Georgia a partire dal 20 settembre. L'urna è stata benevola per la Nazionale italiana: le Azzurre sono state infatti inserite nella Pool B che si disputerà a Tbilisi e saranno opposte alle padrone di casa della Georgia, testa di serie in quando Paese ospitante, alla Croazia ed alla Bielorussia; raggiungere i quarti non dovrebbe essere un problema. Ricordiamo che le prime classificate di ogni Pool accederanno direttamente ai quarti, mentre le seconde e le terze si sfideranno ai playoff. Di seguito l'elenco completo delle quattro Pool estratte:
Pool A: Azerbaijan, Germania, Polonia, Ungheria
Pool B: Georgia, Italia, Croazia, Bielorussia
Pool C: Russia, Turchia, Bulgaria, Ucraina
Pool D: Olanda, Serbia, Belgio, Repubblica Ceca
Per i playoff, si incroceranno le seconde e le terze di Pool A e Pool C, e le seconde e le terze classificate di Pool B e Pool D.
Dunque un girone molto abbordabile perchè l'unica avversaria di livello è la Croazia, formazione alla portata delle Azzurre, ma assolutamente da non sottovalutare: infatti la Croazia può vantare due tra le migliori giocatrici del nostro campionato, vale a dire le opposte Samantha Fabris e Katarina Barun; occhio anche alle centrali Poljak e Popovic, che gioca a Bergamo. Insomma, le Azzurre non dovranno concedere nulla alle croate se vogliano il primo posto del girone: questo significherebbe, con ogni probabilità, battere la Croazia. Infatti la Georgia è alla prima partecipazione a questa competizione e non ha alcuna esperienza internazionale, mentre la Bielorussia è una squadra che viene dalla quarta fascia e che non ha giocatrici che da sole possono risolvere le partite, a parte forse la Klimovich vista tra Casalmaggiore e Forlì; queste due squadre presumibilmente si giocheranno il terzo posto. Come si vede dai sorteggi, sarebbe importante vincere il girone sia per andare subito ai quarti, e sia perchè, in caso di secondo posto, l'Italia dovrebbe misurarsi nei playoff che la metterebbero davanti la terza classificata della Pool D, vero gruppo di ferro della competizione: in esso, infatti, ci sono le vicecampionesse olimpiche della Serbia, che può contare su stelle come Boskovic, Ognjenovic, Stevanovic, Veljkovic, Brakocevic; le vicecampionesse europee dell'Olanda, con Sloetjes, Belien, Dijkema, De Kruijf e nostra bestia nera; il Belgio, giovane e talentuoso guidato dalla forte opposta Lise Van Hecke e dalla grinta della centrale Aelbrecht e di Courtois; ed infine dalla Repubblica Ceca di Havelkova e Havlickova. Stabilire le posizioni della Pool D è un'impresa ardua, si può ipotizzare sulla carta che al terzo posto possa arrivare il Belgio, considerando Serbia e Olanda di un livello superiore, e la Repubblica Ceca un filo inferiore alle belghe; in ogni caso sarebbe meglio evitare un match insidioso contro la terza di questo gruppo, che avrebbe comunque un esito non scontato e che porterebbe via energie preziose in vista di un quarto di finale da affrontare contro la prima della Pool D, che verosimilmente sarà una tra Serbia e Olanda. Dato per scontato che la seconda della Pool D superi agevolmente il playoff contro una delle avversarie del girone dell'Italia, e dato per scontato che il quarto di finale sarà comunque difficile, meglio vincere subito il girone e prepararsi al meglio per affrontare una sfida contro una squadra, sia essa Serbia o Olanda, che è più avanti rispetto alla nostra Nazionale e che negli ultimi tempi ci ha dato più di una lezione di volley ( soprattutto l'Olanda di Guidetti).
Alla luce di queste considerazioni, diventa fondamentale ed ancora più urgente scegliere il prossimo C.T. della Nazionale, in modo da programmare bene tutta la fase estiva e la preparazione, ed iniziare a ragionare sul roster da comporre; c'è bisogno che le Azzurre arrivino al'Europeo nella migliore condizione possibile, anche perchè, come abbiamo già visto nel 2015, la competizione è serrata da subito e non c'è spazio per esperimenti, ed i margini di crescita di una squadra all'interno della competizione, sono davvero minimi; perciò l'Italia deve arrivarci con certezze di gioco nette, ma anche con un percorso di crescita mentale già definito: sappiamo che il roster sarà giovane, sappiamo che c'è del talento da sviluppare, ma abbiamo visto che queste Azzurre devono crescere tanto dal punto di vista della continuità, della convinzione, della concentrazione e dell'atteggiamento. Ecco perchè l'estate sarà importantissima, ecco perchè è importante scegliere il più presto possibile il coach che dovrà guidare questo gruppo; c'è bisogno di programmazione, e c'è bisogno di un'osservazione a 360 gradi di tutte le Azzurre impegnate nei campionati, soprattutto nell'ottica di individuare quali, tra le giocatrici già affermate possano affiancare le giovani: ad esempio, Alessia Orro sicuramente sarà uno dei pilastri di questa Nazionale, magari insieme alla Malinov, ma è opportuno che tutto il peso del gioco sia nelle loro mani, oppure può esserci spazio per un'altra palleggiatrice d'esperienza, come ad esempio la pluriscudettata Francesca Ferretti? Questa è una delle questioni che dovrà porsi il nuovo C.T. , insieme anche al reintegro di Valentina Diouf in squadra: dopo le polemiche estive, la Diouf ha iniziato alla grande il campionato a Busto Arsizio, e non potrà non essere presa in considerazione, visto il talento espresso. Insomma tanto lavoro da fare e la necessità di iniziarlo quantomeno a programmare ed impostare da subito: ci auguriamo che anche la Federazione colga questa necessità.
Dando un rapido sguardo agli altri gruppi, possiamo dire che nella Pool A la Germania appare favorita per raggiungere il primo posto, mentre la Polonia di Kasia Skowronska e Asia Wolosz se la dovrà vedere con le padrone di casa dell'Azerbaijan per il secondo posto, ma, a mio giudizio, sono leggermente favorite rispetto alle azere. Nella Pool C, invece, le Campionesse Europee in carica della Russia sono nettamente favorite nella corsa al primo posto: dietro Kosheleva e compagne però, sarà molto bella ed incerta la lotta per il secondo e terzo posto tra Turchia e Bulgaria, con le turche di Ozsoy e Kirdar leggermente favorite rispetto alle bulgare, comunque sempre molto temibili; poche speranze di inserirsi in questa per l'Ucraina.