L'ottava giornata della Superlega UnipolSai A1 ci consegna molti spunti di riflessione e una classifica leggermente mutata: al primo posto con 23 punti troviamo solitaria l'Azimut Modena, capace di battere 3-0 la Calzedonia Verona in uno dei due big match di giornata; al secondo posto con 22 punti vi è la Lube Civitanova Marche che batte 3-2 in rimonta la Sir Safety Conad Perugia alla terza sconfitta consecutiva, e che dunque perde un punto rispetto a Modena; di questi risultati ne approfitta la Diatec Trentino, che, sempre con una partita in meno, sale al terzo posto con 20 punti dopo la netta vittoria 3-0 sulla Revivre Milano; detto di Verona che rimane ferma a 18 punti ed ora quarta, e di Perugia che guadagna un solo punto frutto del tie break con la Lube e va a 14, dunque quinta, dietro troviamo una coppia a quota 12 formata dalla LPR Piacenza, sempre alle prese con il caso Marshall, che batte 3-1 Latina, la quale annuncia l'ingaggio di Daniele Bagnoli come coach, e dalla GiGroup Monza che supera al tie break la Bunge Ravenna. In coda importanti vittorie della Exprivia Molfetta sulla BioSì Indexa Sora e della Tonno Callipo Vibo Valentia che regola 3-1 la Kioene Padova: dunque in classifica Padova e Ravenna rimangono ferme a 11 e 8 punti, e dietro di loro si portano Molfetta con 7 punti e Vibo con 6; quindi troviamo Milano con 5 punti e a chiudere Latina con 4 e Sora con 3 punti.
Azimut Modena- Calzedonia Verona 3-0 Dunque Modena si conferma capolista asfaltando letteralmente una Calzedonia Verona troppo brutta per essere vera in uno dei big match di giornata. Vittoria importante per Modena soprattutto perchè ottenuta di squadra e con un apporto di Ngapeth limitato, visto che ha messo a referto solo 3 punti ed ha sofferto in ricezione; molto bene la regia di Orduna, che ha distribuito equamente il gioco riuscendo a mettere in ritmo soprattutto i due centrali Holt e Le Roux i quali hanno chiuso con 11 e 10 punti con percentuali di efficienza del 75 e 70; top scorer della squadra è stato un positivo Vettori con 13 punti. Di contro Verona, che fin qui aveva espresso un gioco scintillante che le era valso il terzo posto in classifica, ha sofferto tantissimo in ricezione, sbagliandone 27, ed ha avuto basse percentuali anche al servizio, limitando molto l'efficacia in attacco; Djuric e Kovacevic hanno sofferto molto in attacco, risultando i più fallosi a servizio; a nulla sono valsi i 14 punti di Djuric, mentre Kovacevic che tornava da ex a Modena, non ha inciso per niente e oltretutto si è anche fatto male alla caviglia essendo costretto a uscire nel terzo set. Coach Piazza ha schierato la diagonale Orduna/ Vettori, Ngapeth e Petric in banda, Holt e Le Roux al centro e Rossini libero; coach Giani ha schierato la diagonale Baranowicz/ Djuric, Kovacevic e Ferreira in banda, Zingel e Anzani al centro, Giovi libero. Già dall'inizio del primo set si capisce che per Modena sarà una giornata molto positiva, visto che riesce a scavare subito un break importante portandosi sull'8-4; Verona soffre in ricezione, Modena ne approfitta e fa male al servizio, portandosi sul 16-9 realizzando 3 aces; Kovacevic e Ferreira sono il bersaglio dei servizi modenesi ed i due giocatori di Verona vanno letteralmente in crisi, permettendo all'Azimut di condurre in porto il parziale in assoluta tranquillità fino al 25-17 finale con l'asse Orduna/ Holt in grande evidenza. Secondo set che parte in maniera più equilibrata, con Modena sempre a condurre il gioco ma con Verona che sembra poter tenere la scia degli avversari; finalmente la Calzedonia riesce a passare in vantaggio sul 10-11 ma è un fuoco di paglia, anzi è la miccia che serve a Modena per alzare ancora l'intensità e l'efficacia del suo attacco ,con Vettori che diventa grande protagonista e porta l'Azimut sul 18-15; se alle percentuali del 60% di Vettori aggiungiamo che Verona torna a sbagliare molto, ecco che anche in questo parziale Modena può allungare ancora, ed a nulla serve una fiammata di Kovacevic che mette a terra due palloni consecutivi: l'Azimut chiude il set sul 25-20. Anche nel terzo set Modena inizia meglio mentre Verona continua a sbagliare ancora molto, concedendo ben 11 errori punto agli avversari; con queste percentuali è impensabile poter pensare di rimontare ed infatti Modena acquisisce un break importante di vantaggio che Verona non riuscirà più a recuperare. Piove sul bagnato in casa Calzedonia quando sul 14-11 Kovacevic è costretto a uscire dopo uno scontro sotto rete, mentre Modena continua a far male a servizio, con Le Roux che mette a segno l'ace del 18-13 consentendo così all'Azimut di chiudere il set ed il match con un margine di assoluta tranquillità fino al 25-21 finale.
Cucine Lube Civitanova- Sir Safety Conad Perugia 3-2 Il big match di questa ottava giornata non ha tradito le aspettative ed è stato un grandissimo spettacolo nel quale abbiamo visto tutti gli elementi che fanno amare il volley. A spuntarla è stata la Lube Civitanova, che mantiene la sua imbattibilità in campionato, dopo una rimonta appassionante; infatti Perugia è stata avanti di due set mostrando una grande efficacia al servizio che ha messo in difficoltà i marchigiani, i quali però con grande carattere sono riusciti ad aumentare l'intensità e il livello del loro gioco, mentre Perugia è andata pian piano spegnendosi,, perdendo efficacia al servizio che poi ha inficiato le percentuali anche sugli altri fondamentali. Perugia esce male dal trittico di ferro ( Modena, Trento e Civitanova) andando a collezionare la terza sconfitta di fila: sicuramente un filotto inatteso viste le ambizioni degli umbri, che ha subito aperto a riflessioni e a parlare di prime voci di esonero di Kovac, prontamente smentite dal patron Sirci: è pur vero che a Perugia non si aspettavano tre sconfitte, ma è pur vero che la squadra è stata rinnovata e che Atanasijevic è a mezzo servizio, quindi è evidente che alcuni meccanismi devono essere migliorati e che i margini di crescita sono amplissimi, soprattutto per arrivare a una continuità di alto livello di gioco quando conterà averla davvero. Tra i tanti temi della partita il ritorno a Civitanova degli ex Podrascanin e Zaytsev: non certo da ricordare la prestazione del serbo, mentre Zaytsev è stato uno dei top scorer con 21 punti e una grande prestazione al servizio ( 4 aces) soprattutto nei primi tre set; calato lui, pian piano è calata anche Perugia; tra le file della Sir da segnalare anche Russell autore di 17 punti, di cui ben 5 muri. Tra le file della Lube il top scorer è stato Sokolov con 25 punti e tante giocate di nervi e potenza, ma l'MVP è stato Juantorena con 18 punti per la sua costanza avuta in tutto il corso del match e il suo contributo continuo al servizio; bene anche Cebulj in uscita dalla panchina. Coach Blengini ha schierato la Lube con la diagonale Christenson/ Sokolov, Juantorena e Kaliberda in banda, Stankovic e Candellaro al centro, Pesaresi libero ( successivamente è entrato Grebennikov); coach Kovac ha schierato la diagonale De Cecco/ Zaytsev, Russell e Berger in banda, Podrascanin e Buti al centro, e la solita alternanza tra Bari e Tosi nel ruolo di libero. Primo set dominato dall'efficacia dei due servizi; parte meglio Perugia che si ritrova sul 5-1 grazie a un ace di Buti, ma la Lube recupera e va avanti 8-7 grazie a Christenson; Perugia, oltre a un buon servizio mette in mostra anche un'ottima efficacia a muro con Zaytsev e Buti su Juantorena che però è il migliore della Lube in questo set. Zaytsev al servizio perfeziona il break umbro spingendo la Sir sul 20-14, ma Juantorena sempre al servizio riporta la Lube a meno uno sul 21-20 prima che Russell a muro e Berger in attacco chiudano il set in favore di Perugia sul 25-21. Nel secondo set è Civitanova a partire meglio con Sokolov e Juantorena in grandissima evidenza in attacco, e la Lube va così avanti 11-7; a questo punto sale in cattedra il muro della Sir, che prima recupera la parità poi scappa avanti sul 18-16. La Lube è in difficoltà, più di tutti l'ex Sir Kaliberda, che dopo l'ennesimo muro subito lascia il posto a Cebulj, ma la mossa non sortisce gli effetti sperati perchè la Lube si disunisce, sbaglia molto in attacco e al servizio, e concede molto a Perugia che così può chiudere il set in tranquillità sul 25-19. Il terzo set parte in maniera equilibrata, ma sempre con Perugia avanti; Blengini ha lasciato in campo Cebulj ed ha inserito Cester per tentare di aumentare l'efficacia a muro, e difatti viene subito ripagato dal primo muro Lube per il meno uno sul 9-10; la Lube prova a scappare con Sokolov, per il 16-14, ma Perugia guidata da Zaytsev recupera la parità sul 19. Juantorena al servizio scava un altro break per la Lube sul 22-19, ma Zaytsev risponde con la stessa moneta per il 22 pari; finale di set intensissimo, con entrambe le squadre al massimo dello sforzo. La lotta punto a punto la risolve Sokolov, autore di un set dalle alte percentuali in attacco, che stampa un muro in faccia a Russell che poi successivamente sbaglia il contrattacco e dà il parziale alla Lube sul 25-23. La vittoria del terzo set ha svegliato definitivamente la Lube che aggredisce letteralmente il quarto set, sfoderando da subito un servizio molto efficace che manda in crisi Perugia; Juantorena picchia forte dai nove metri, Cebulj mura Zaytsev e Stankovic contrattacca per il 12-9 Lube; poi il turno al servizio di Cebulj fa il resto, portando la Lube a condurre fino al 17-10 con i suoi aces. Perugia prova a reagire attingendo dalla panchina, ma ormai il break è irrecuperabile e così la Lube porta il match al tie break vincendo il set per 25-21. Il quinto set vede subito la Lube partire forte, andando sul 4-0, grazie al turno di servizio di Christenson, che favorisce la correlazione muro/ difesa della Lube; Cester mura Zaytsev e Civitanova va sull'8-4; Perugia riesce a trovare un'ultima fiammata per riportarsi a meno uno sul 11-10, ma Zaytsev sbaglia l'attacco e Stankovic con un ace dà 3 punti di vantaggio alla Lube che non sbaglierà più e andrà a chiudere set e match sul 15-10, completando così una rimonta da ricordare.
Diatec Trentino- Revivre Milano 3-0 Trento non perde un colpo e continua nella sua serie vincente mantenendo l'imbattibilità in campionato insieme a Modena e Civitanova; la vittoria su Milano è stata netta, perchè di fatto la partita è durata solo un set, il primo, nel quale Milano si è fatta preferire per il suo gioco ed ha portato Trento ai vantaggi che però ha perso; dal canto suo Trento, vinto il primo set ha poi dominato nel secondo e terzo parziale. A fare la differenza per Trento le percentuali in attacco, sempre superiori a quelle di Milano e che hanno coperto le pecche odierne in ricezione; la regia di Giannelli è stata come al solito ottima perchè ha distribuito bene il gioco, sebbene i due opposti trentini che si sono alternati non hanno fornito una grande prestazione, al contrario di Lanza e Urnaut che hanno imperversato in attacco per tutto il match e che hanno chiuso il match da top scorer con 14 e 15 punti. Per la Revivre da sottolineare la prova del suo giovane regista Sbertoli, molto positivo in una bella sfida di gioventù con Giannelli, e Hoag top scorer con 11 punti; se gli opposti trentini non sono stati incisivi, non lo è stato neanche Dennis per Milano che ha chiuso con soli 7 punti. Coach Lorenzetti ha schierato la diagonale Giannelli/ Nelli ( al quale è subentrato poi Stokr), Lanza e Urnaut in banda, Mazzone e Solè centrali, Colaci libero; coach Monti ha schierato la diagonale Sbertoli/ Dennis, Hoag e Marretta in banda, Galassi e Tondo centrali e Cortina libero. Nel primo set parte meglio Milano che mette a frutto una buona ricezione e una buona fase di ricostruzione mentre Trento è piuttosto fallosa; è subito 4-2 per Milano, che allunga ancora con un ace di Galassi per il 7-4, mentre un errore di Lanza dà il 12-9 alla Revivre. Hoag martella al servizio per Milano mentre Nelli non riesce ad ingranare in attacco e subisce il muro per il 20-15 Milano; Trento reagisce con il turno al servizio di Giannelli che riporta i suoi a meno uno, e poi con il successivo turno al servizio del subentrato Van De Voorde, che manda in crisi la ricezione milanese e porta il set ai vantaggi che Trebto chiude 29-27 grazie a un muro di Van De Voorde su Galassi. Nel secondo set Lorenzetti propone ancora Stokr nel ruolo di opposto e Trento va subito in fuga grazie al turno in battuta di Giannelli che porta i suoi sull'8-4; Trento aumenta l'efficacia della propria difesa e così Solè e Stokr hanno buon gioco per i loro contrattacchi per il 12-6; Sbertoli al servizio riporta Milano a meno due ma Urnaut e Stokr si scatenano a muro e Trento allunga ancora sul 15-10; Milano si disunisce e perde continuità e Stokr a muro e Lanza con un ace portano Trento sul 22-16, per poi chiudere il set in tranquillità sul 25-19. Il terzo set è la brutta copia del secondo: avvio equilibrato con le squadre punto a punto, poi Trento sfrutta il suo muro e il servizio per volare avanti 9-6, Giannelli distribuisce il gioco che è una meraviglia, mentre Milano non riesce più a reagire e si ritrova sotto 15-10; è un break dal quale Milano non si riprenderà più e Trento può chiudere in carrozza set e match ancora sul 25-19 grazie a Lanza dopo un muro e un contrattacco.