La sesta giornata della Superlega UnipolSai A1 ci consegna una coppia al comando della classifica con 17 punti: alla Lube Civitanova, che vince al tiebreak con Padova e quindi conquista una vittoria da soli due punti, si aggiunge l'Azimut Modena che batte agevolmente 3-0 Vibo Valentia. Al terzo posto della classifica 15 punti si issa la Calzedonia Verona che batte 3-1 una volitiva Sora, mentre il big match di giornata tra la Diatec Trentino e la Sir Safety Perugia va a Trento che schianta 3-1 gli umbri e si porta al quarto posto in classifica con 14 punti ma con una gara in meno causa gli impegni per il Mondiale per club; battuta d'arresto forse inaspettata per la Sir che scivola al quinto posto con 13 punti. Dietro le big, sale la GiGroup Monza che con la vittoria 3-0 con Latina si porta al sesto posto con 10 punti; per i pontini ancora senza vittorie, si prospetta un cambio di guida tecnica con l'esonero di coach Nacci. Dietro Monza, c'è Padova che guadagna un punto dalla trasferta di Civitanova, quindi Ravenna che è andata a vincere a Molfetta 3-1. Un punto dietro troviamo la LPR Piacenza che ha vinto 3-2 con Milano e la supera in classifica portandosi a quota 6 punti; dietro Milano c'è appunto Molfetta con 4 punti seguita dalla coppia Sora/ Vibo Valentia con 3 punti ed in chiusura la Top Volley Latina, che come detto è ancora senza vittorie ed è ferma a 1 punto.
Cucine Lube Civitanova - Kioene Padova 3-2
La Lube si conferma al primo posto, e conferma la sua serie di vittorie, seppur ottenendo solo due punti dopo la vitoria al tie break con Padova. La partenza della Lube è stata a rilento, trovandosi in difficoltà in ricezione e contro il servizio di Padova e gli attacchi di Maar, ma poi ha alzato di molto il suo livello di gioco, concedendosi però delle distrazioni che nel terzo set hanno rimesso in gioco Padova, per poi chiudere bene il quarto e quinto set. Per la Lube, MVP il subentrato Cebulj che ha sfoderato una grandissima prestazione nel quarto set, e Juantorena dalle alte percentuali in attacco insieme a Sokolov top scorer con 19 punti; per Padova bene Maar, soprattutto nel primo set e buone le percentuali dei due centrali Volpato e Koncilja oltre all'ottima partita di Balaso in seconda linea. Coach Blengini ha schierato per la Lube la diagonale Christenson/ Sokolov, Juantorena e Kaliberda in banda, Stankovic e Candellaro al centro, Pesaresi libero; coach Baldovin ha schierato Padova con la diagonale Shaw/Giannotti, Maar e Fedrizzi in banda, Volpato e Koncilja centrali e Balaso libero. Nel primo set è padova a partire meglio, con la Lube che soffre il servizio patavino e gli attacchi di Maar, bravo a concretizzare le ricostruzioni partite dalle grandi difese di Balaso; tuttavia la Lube riesce a tenere il passo di Padova, riuscendo a ricucire ogni tentativo di fuga aggrappandosi a Sokolov e Juantorena, ma quando Kaliberda commette fallo in palleggio sul 19-17 Padova, Maar mette la freccia per la Kioene e chiude il set sul 25-21 dopo un errore al servizio di Stankovic. Nel secondo set la Lube alza il suo livello di gioco, trovando più continuità e fluidità in attacco, dovute ad una ricezione finalmente efficace, mentre Padova perde brillantezza in attacco e soffre un po anche in ricezione. Così la Lube si ritrovas in fuga sin dalle prime battute, approfitta degli errori di Maar, e guidata da un ottimo Christenson scava il break decisivo già sul 12-8 per poi gestire il vantaggio acquisito fino al 25-20 finale grazie a Juantorena e Sokolov. Nel terzo set sembra di essere tornati indietro nel primo, con la Lube che torna a sbagliare tantissimo sia in attacco che in ricezione, mentre Padova ne approfitta e si porta da subito in vantaggio, ritrovando Maar in attacco ed arrivando fino al 10-4; la Lube non riesce a recuperare e subisce anche il dominio a muro nel set da parte di Padova che chiude agevolmente sul 25-15 un set dominato in lungo e in largo. Nel quarto set c'è Cebulj in campo per la Lube al posto di Kaliberda, e i marchigiani sembrano subito giocare un altro volley, tenendo in mano le redini del gioco; a decidere il set il devastante turno al servizio di Juantorena che porta la Lube fino al 12-4, e scava un break che Civitanova deve solo gestire con Cebulj e Sokolov sugli scudi che vanno a chiudere il set sul 25-14. Al tie break la Lube si porta subito avanti, sfruttando qualche errore di Padova e aggredendo la partita per andare subito sul 5-1; Sokolov in attacco e Candellaro a muro allungano ancora il divario e la Lube può chiudere sul 15-8 grazie a Juantorena.
Azimut Modena - Tonno Callipo Vibo Valentia 3-0
Una Azimut Modena perfetta schianta 3-0 la Tonno Callipo Vibo Valentia facendo valere il fattore casa e tutto il suo maggior tasso tecnico. Vibo ha provato a giocarsela in ogni set, ma ha retto il confronto solo fino a metà di ogni parziale, quando Modena ha messo la freccia e non ha più fatto avvicinare i calabresi. MVP dell'incontro è stato Matteo Piano, con 11 punti e 4 muri con un 57% di efficienza in attacco, mentre top scorer è stato Vettori con 12 punti. Modena ha brillato in ogni fondamentale, ma a fare la differenza sono state le diverse percentuali in attacco tra le due squadre: se l'attacco di Modena ha funzionato a dovere, lo stesso non può dirsi di quello di Vibo, con coach Kantor che non ha trovato risposte soddisfacenti neanche dalla panchina e chiudendo così con un 38% generale. Coach Piazza ha schierato la diagonale Orduna/ Vettori, Petric e Ngapeth in banda, Piano e Holt centrali, Rossini libero; coach Kantor ha schierato per Vibo la diagonale Coscione/ Michalovic, Geiler e Kadù in banda, Diamantini e Barone centrali e Marra libero. Nel primo set è Modena a partire meglio e a condurre il gioco senza però riuscire a scavare break decisivi, e così Vibo rimane quasi sempre a contatto; a fare la differenza per Modena è il servizio, come il turno in battuta di Vettori che porta l'Azimut sul 17-10, salvo poi vedersi recuperare il vantaggio da un'orgogliosa Vibo fino al meno 1; ma Modena gioca bene di squadra grazie all'ottima regia di Orduna che distribuisce equamente il gioco per tutti i suoi attaccanti e così Modena chiude il primo set sul 25-22. Secondo set molto simile al primo, con Modena a condurre il gioco, mentre Vibo continuava a palesare ancora difficoltà in attacco; è ancora il servizio a fare la differenza per l'Azimut, e così i turni i battuta di Ngapeth e Holt scavano i break decisivi, e, mettendo in crisi la ricezione calabrese, permettono a Piano di giganteggiare in attacco e a muro; la pecca di Modena è che si è cullata troppo sulla sua superiorità ed ha commesso troppi errori gratuiti che hanno tenuto in vita Vibo fino al 25-22 finale. Anche il terzo set ha lo stesso andamento del secondo, con la differenza non da poco che in questo parziale Modena non regala punti a Vibo e così Orduna continua a distribuire magistralmente il gioco mentre è sempre il servzio a permettere a Modena di costruire i break che risulteranno decisivi ai fini del 25-18 finale con Ngapeth e Holt in evidenza.
Calzedonia Verona - BioSì Indexa Sora 3-1
In una bella cornice di pubblico, che ha reso omaggio all' ex coach Bagnoli, la Calzedonia Verona batte la BioSì Sora e si porta al terzo posto in classifica. Partita divertente, con Verona capace di dominare la prima parte di gara, con Djuric e Kovacevic sugli scudi, mentre Sora è uscita bene alla distanza andando a vincere il terzo set e costringendo Verona ai vantaggi al quarto: forse avrebbe anche meritato un punto, come ha giustamente affermato coach Bagnoli a fine gara. Per Verona da segnalare il ritmo tenuto nei primi due set dove non ha lasciato nulla agli avversari; ritmo e qualità in attacco che sono venute un po meno nella seconda parte di gara dove va però rimarcato anche il grande carattere di Sora, capace di aggiudicarsi il terzo set e di lottare punto a punto nel quarto. MVP dell'incontro è stato Kovacevic per la Calzedonia Verona con 22 punti e una presenza costante in tutto l'arco del match; bene anche Djuric con 20 punti; per Sora in evidenza Miskevich con 23 punti ma il 48% di efficienza in attacco e il centrale Gotsev con 12 punti di cui 3 muri. Coach Giani ha schierato Verona con la diagonale Baranowicz/ Djuric, Kovacevic e Ferreira in banda, Mengozzi e Anzani centrali e Giovi libero; coach Bagnoli ha schierato Sora con la diagonale Seganov/ Miskevich, Kalinin e De Marchi in banda, Gotsev e Mattei centrali, Santucci libero. Nel primo set Verona parte molto forte e vola subito sul 12-7 grazie a Kovacevic e Djuric che martellano senza pietà; Sora non riesce a reagire e Verona amministra agevolmente il parziale andando ad incrementarlo grazie a Ferreira e chiudendo il set 25-19 con il 61% di squadra in attacco. Nel secondo set la musica non cambia e Verona continua ad attaccare positivamente con un ritmo indiavolato che la fa volare subito sul 17-9; Sora prova una reazione, ma è sempre Kovacevic a mantenerla a distanza ed a chiudere il set sul 25-16. Nel terzo set il ritmo di Verona va scemando e ne esce fuori un parziale equilibrato, con Sora che finalmente riesce a far vedere buone cose con continuità, portandosi anche al comando del set. Verona reagisce bene e trova in Anzani il suo punto di riferimento del parziale e recupera la parità a 13; Sora torna avanti con De Marchi, scava un break importante per il 23-20 e va pure sul 24-21 grazie a un errore di Ferreira. Anzani prova ancora la rimonta fino al muro del 24-23 ma Sora riesce a chiudere sul 25-23 ed a riaprire il match. Quarto set bellissimo, di grande intensità e giocato punto a punto: Mengozzi costruisce il primo break per la Calzedonia sul 10-8, ma gli errori in battuta dei veronesi consentono a Sora di pareggiare a 11; Mengozzi e Djuric costruiscono un altro break per Verona ma Sora non demorde e pareggia ancora a 14 con De Marchi. La parità non finirà più fino al finale di set, quando Sora sembra avere in pugno l'accesso al tie break trovandosi sul 24-22; Djuric e Lecat annullano i due set point, poi Mengozzi risolve ai vantaggi per il 28-26 che chiude set e match a favore della Calzedonia.
Diatec Trentino - Sir Safety Perugia 3-1
Il primo big match tra le fantastiche quattro, o meglio cinque, includendo a pieno titolo anche Verona, se lo aggiudica la Diatec Trentino, reduce dal terzo posto al Mondiale per Club e per nulla affaticata dai tanti impegni ravvicinati e dal jet lag. Conferme importanti per coach Lorenzetti, che può godere della nona vittoria in dieci match disputati tra campionato e mondiale, e dell'enorme potenziale della sua giovane squadra. Trento è quarta con una gara in meno, quindi potenzialmente prima se si considera che i punti di distacco dalle capoliste sono 3 e dando per certa la sua vittoria nel recupero della gara saltata per l'impegno mondiale. Da sottolineare la prova della giovane diagonale Giannelli/ Nelli che ha regalato giocate davvero spettacolari; Lorenzetti può gioire anche per il carattere dimostrato dalla sua squadra, visto che dopo essere andata sotto nel primo set, ha reagito alla grande negli altri parziali andando a prendersi la partita e spegnendo le velleità di Perugia. Sconfitta che deve far riflettere la Sir, partita forte in attacco ed in battuta nel primo set, ma poi spentasi progressivamente nel corso del match; ciò che ha fatto la differenza in negativo è stata la pessima giornata in ricezione, soprattutto di Russell, che ha vanificato la buona prova in attacco dello stesso Russell e della coppia di centrali Podrascanin e Birarelli ( 83% e 64% in attacco); Zaytsev ha cominciato bene, e seppur le sue percentuali rimangano positive, è andato comunque in calando, concedendo troppi errori gratuiti così come tutta Perugia, messa in crisi anche dall'ottima difesa trentina. Per Trento molto bene Nelli, come si diceva in precedenza, ed ottimo il contributo di Lanza, prezioso in attacco ma soprattutto in ricezione; l'unico un po in difficoltà per la Diatec è stato Urnaut che ha chiuso con percentuali negative. Coach Lorenzetti ha schierato per Trento la diagonale Giannelli/ Nelli, Lanza e Urnaut in banda, Mazzone e Van de Voorde centrali e Colaci libero; coach Kovac ha schierato per Perugia la diagonale De Cecco/ Zaytsev, Russell e Berger in banda, Podrascanin e Birarelli centrali e la solita staffetta tra i liberi Bari e Tosi. Nel primo set spinge forte Perugia, grazie al servizio che funziona alla perfezione con Berger e De Cecco sugli scudi; se a questo aggiungiamo uno Zaytsev col 75 % in attacco, si capisce come Perugia sia scappata via nel parziale. Nelli e Giannelli a muro provano a far rimontare Trento, ma ancora Berger al servizio e Podrascanin in attacco allungano ancora per il 22-16 Sir Safety, prima che Russell metta il sigillo finale per il 25-18 che certifica quanto sia partita forte Perugia. Nel secondo set è ancora Perugia che prova a scappare avanti portandosi sul 10-5, ma da questo momento in poi l'attacco di Perugia inizia a soffrire e la difesa di Trento riesce a riorganizzarsi trovando una grande reazione per il pareggio a 12 che arriva con un muro di Giannelli; Nelli è scatenato e firma il sorpasso Diatec con un muro, poi concretizza una difesa su Zaytsev di Giannelli per il 15-13 Diatec. Il turno di servizio di Lanza ed il muro di Trento che non lascia passare più un pallone consentono alla Diatec di allungare sul 18-14; a Perugia non funziona più neanche il servizio e così la Diatec può chiudere sul 25-21 un set nel quale non ha commesso neanche un errore in attacco e ha giganteggiato a muro. Nel terzo set la Diatec parte ancora forte portandosi sul 6-2, Giannelli disegna volley e il muro trentino continua a fare il suo, consentendo delle ottime ricostruzioni che vengono concretizzate dagli attaccanti trentini. Perugia va in crisi con la ricezione e Kovac decide di far entrare Della Lunga per Berger ma non basta, è 19-10 Trento; la Diatec vola fino al 24-14, poi si accende Birarelli al servizio e Perugia recupera fino al 24-19, per poi soccombere 25-19. Nel quarto set Perugia prova a partire forte portandosi sul 4-0 ma è un fuoco di paglia perchè il turno al servizio di Urnaut dà subito la parità a Trento che poi riesce a piazzare un break sul 14-12. Perugia riesce a rimanere attaccata alla Diatec ma continua a palesare difficoltà in attacco, poi un errore al servizio di Russell porta Trento sul 22-19, poi un ace di Lanza e un ace di Van de Voorde chiudono set e match sul 25-21 Diatec Trentino.