Sarà Modena- Perugia la finale della Supercoppa DelMonte: le due semifinali di oggi hanno visto l'Azimut Modena battere 3-1 la Diatec Trentino dell'ex coach Lorenzetti, e la Sir Safety Perugia battere con lo stesso punteggio la Lube Civitanova del ct azzurro Blengini. Si è aperta così la nuova stagione del volley maschile italiano, con questa nuova formula della Supercoppa che prevede quattro squadre, e che si disputa al PalaPanini di Modena.
Pronostici più o meno rispettati: si poteva immaginare che Modena, sfruttando anche il fattore casalingo riuscisse ad avere la meglio su Trento, e che Perugia, forse favorita numero uno, potesse battere la nuova Lube. Entrambe le partite sono state un buono spettacolo, soprattutto da un punto di vista emozionale e dell'agonismo più che tecnico: tutte le squadre volevano ben figurare al primo appuntamento stagionale, quindi l'impegno è stato massimo, ma l'amalgama di squadra ancora non è ai massimi livelli, e ciò ha prodotto molti errori, insieme ad una condizione fisica che non può essere ottimale, soprattutto nei reduci dalle Olimpiadi. Hanno brillato le stelle di ogni squadra: Ngapeth è stato il top scorer dei match con 30 punti, Zaytsev ha messo a segno 21 punti, mentre nella Lube si è visto un Juantorena a sprazzi, seppur autore di 18 punti, mentre la forza di Trento è stata l'armonia di squadra sotto la regia di Giannelli, abbastanza positivo in ogni fase, in attesa dell'integrazione del nuovo opposto Stokr, partito bene ma spentosi progressivamente nel corso del match.
Modena-Trento è stato il match che ha aperto la giornata: partita particolare perchè coach Lorenzetti è subito tornato da ex in quella Modena dove ha vinto l'ultimo campionato; Modena che si è rinnovata nello sponsor, nell'allenatore che ora è Piazza e nel parco giocatori. Trento arrivava come la squadra che aveva cambiato meno di tutte le altre, con tanti giovani italiani in campo, con la novità di Stokr come opposto e, come detto, con il nuovo allenatore Lorenzetti. La partita è stata molto intensa, con le squadre che volevano ben figurare ma che in verità non hanno offerto grandi spunti tecnici. Mattatore dell'incontro è stato Ngapeth con 30 punti, di cui 4 muri e 3 aces; per Trento si è vista una buona distribuzione di gioco, con tutti i giocatori che hanno cercato di dividersi i compiti in attacco: Trento è sembrata un po più squadra, ma è mancata negli opposti perchè Stokr si è spento progressivamente ed il giovane Nelli ha alternato buone cose ad errori, evidenziando una mancanza di continuità nell'arco del match. Ciò che ha affossato Trento però sono stati i troppi errori al servizio che sono risultati decisivi in negativo soprattutto nel quarto set. Altra curiosità del match è che entrambi gli attacchi, soprattutto gli opposti hanno faticato tantissimo: sia Vettori per Modena che Stokr per Trento, come detto, hanno messo a terra pochissimi punti, chiudendo con statistiche negative. Coach Piazza ha schierato per Modena la diagonale Orduna/ Vettori, Ngapeth e Petric in banda, Holt e Le Roux centrali e Rossini libero; Lorenzetti ha schierato per Trento la diagonale Giannelli/ Stokr, Lanza e Urnaut in banda, Solè e Mazzone al centro e Colaci libero. Primo set equilibrato con Trento che prova ad andare avanti subito grazie agli errori di Vettori e ad un positivo Stokr soprattutto a muro, ma Modena trova subito un Ngapeth in grande forma, ed il set viaggia sui binari dell'equilibrio fino alla sua metà: qui arriva il turno in battuta di Ngapeth che spacca il set, manda in crisi la ricezione trentina e fa volare Modena a più 3 fino al 19-15. Urnaut prova a riportare sotto Trento, ma un'altra fiammata di Modena con Ngapeth, Petric e Vettori chiude il set sul 25-19. Nel secondo set parte meglio Trento che arriva fino al 12-7 grazie ad una ricezione modenese imperfetta; Modena prova a riavvicinarsi con Holt, poi si accende ancora Ngapeth che firma il pareggio a 17, e poi insieme a Petric confeziona il nuovo allungo per il 20-17 Modena. Trento riesce a pareggiare a 23 grazie ad Urnaut e a due errori in attacco di Modena, ma regala ancora al servizio e Petric chiude per il 25-23 Modena. Anche nel terzo set Trento parte meglio, rinfrancata dalla convinzione di potersela giocare mostrata nel set precedente e vola 6-2; Modena prova a rifarsi sotto grazie a Petric ed al suo servizio, ma Lanza risponde bene e mantiene il vantaggio di tre punti per Trento che allunga ancora con Solè e Nelli. Ngapeth riporta Modena a meno due sul 18-16 Trento, ma Vettori sbaglia ancora e Trento va sul 20-16; ancora Ngpeth ha un'ultima fiammata ma Trento resiste e chiude il set 25-21 dopo un ace di Giannelli, un muro di Solè e un attacco di Urnaut. Nel quarto set Modena parte forte, ma Trento risponde con grandi difese e prima pareggia, poi un muro di Urnaut e un'invasione di Piano riportano avanti la Diatec 9-7; Vettori non incide, e così l'unico riferimento in attacco per Orduna è Ngapeth che non si fa pregare e pareggia ancora i conti a 11. Segue una fase di equilibrio nella quale la differenza la fanno più gli errori che le giocate: Trento prima torna avanti di due punti, poi si lascia raggiungere a 16. Giannelli guida un nuovo break trentino per il 20-17, ma è sempre Ngapeth a suonare la carica e a riportare Modena in parità a 22 dopo un'invasione di Urnaut: a questo punto si accende Petric per Modena che firma il sorpasso 23-22, poi dopo un muro di Mazzone per Trento a seguito di un salvataggio direttamente dalla tribuna, prima mura ancora per il 24-23 e poi chiude per il 25-23 che dà la vittoria e la finale a Modena.
Perugia - Civitanova è stata l'altra semifinale: punteggio identico rispetto alla precedente, e pronostico rispettato. E' stata una partita però molto combattuta, con Civitanova in partita sempre e che ha subito solo nel quarto set il contraccolpo di aver perso il terzo set ai vantaggi. Troppo precaria la condizione degli uomini di Blengini, che oltretutto hanno dovuto sopperire alle assenze degli infortunati Christenson e Kovar, e che hanno pagato il non completo inserimento dei nuovi arrivati. Per Perugia, priva dell'infortunato Atanasijevic, buona prova di Zaytsev, che torna in Italia da ex di Civitanova, e che ha messo a segno 21 punti giocando nel ruolo di opposto; per la Sir Safety da rimarcare la prova dell'altro grande ex di giornata, il centro Podrascanin autore di 12 punti con 2 muri e 3 aces, ed anche un solido Berger ed un efficace Russell, la cui ricezione è stata però disastrosa. Per la Lube da rimarcare la prova di un volenteroso ma non ancora in condizione Juantorena, autore di 18 punti, e dei subentrati Candellaro e Kaliberda, altro ex del match, mentre Sokolov non è ancora integrato nel gioco della Lube e si è ben comportato solo nel set vinto dai marchigiani. Cebulj disastroso in ricezione ed inoltre per la Lube non ha funzionato neanche il servizio, con ben 23 errori. Coach Kovac ha schierato Perugia con la diagonale De Cecco/Zaytsev, Russell e Berger in banda, Birarelli e Podrascanin centrali e Bari libero; coach Blengini ha schierato la Lube con la diagonale Corvetta/ Sokolov, Juantorena e Cebulj in banda, Stankovic e Cester centrali, Grebennikov libero. Inizio di primo set equilibrato, poi Sokolov inizia a far vedere di essere in giornata no e subisce due muri da Berger e Podrascanin e spara fuori un attacco per il 10-7 Perugia; Cebulj prova a riportare sotto la Lube, ma Zaytsev allunga ancora per il 16-11 Perugia. La Lube reagisce e si riporta a meno due approfittando di qualche errore perugino e provando a far entrare in partita Sokolov ed anche Cebulj; non basta perchè Berger l'ace, poi dopo due set point annullati da Sokolov è Zaystev a chiudere 25-22 per Perugia. Secondo set giocato quasi interamente punto a punto e senza break delle due squadre ma condito in compenso da tanti errori da una parte e dall'altra: così si arriva alla fase finale dove è Stankovic per la Lube a trovare il primo break del set che porta i marchigiani avanti di due sul 20-18: é l'allungo decisivo che verrà completato da un Sokolov finalmente positivo e da Juantorena che chiude il set 25-21 per la Lube. Anche nel terzo set è l'equilibrio a regnare sovrano, con Perugia che prova a comandare il gioco ma la Lube non la lascia andare via e risponde colpo su colpo, anzi prova a scappare via sfruttando gli errori della Sir, ma essa stessa commette diversi errori per il 16 pari. L'equilibrio continua a regnare ancora fino all'ace di Zaytsev, preludio all'allungo umbro per il 23-21; la Lube reagisce con i muri di Candellaro ed arriva ad avere il set point sul 26-25, annullato da Zaystev che sfrutta bene il turno al servizio di Berger. Sokolov dà un altro set point alla Lube, annullato da Zaystev e Podrascanin che chiudono il set a favore di Perugia 31-29. E' il colpo di grazia per la Lube, che parte malissimo nel quarto set, mentre Perugia vola sulle ali dell'entusiasmo e delle sue difese, con Podrascanin e Birarelli che allungano per il 9-4 Sir Safety. Si accende anche Russell e Perugia vola sul 12-7, ed ancora sul 17-11 mostrando un grande muro e una grande difesa. Blengini prova a cambiare, inserendo ancora Candellaro e Kaliberda, positivi anche se ormai è tardi, e Juamel al palleggio e Pesaresi per Juantorena per rinforzare una ricezione che non riesce a funzionare; Perugia è in completo controllo, e chiude 25-19 con Podrascanin dopo l'ultimo disperato tentativo di rimonta della Lube, e vola in finale. Sarà spettacolo garantito.