L'olandese Ferry Weertman conquista l'oro nella 10km di nuoto di fondo maschile. Weertman, a Fort Copacabana, brucia allo sprint il greco Gianniotis e si mette al collo il metallo più pregiato. Completa il podio il francese Olivier. Gli azzurri terminano la prova a ridosso dei migliori, ma non riescono a esprimere la giusta azione nelle fasi salienti di gara. Ruffini tocca in settima piazza, Vanelli in ottava. Dopo il responso della giuria, con la squalifica del britannico Burnell, i due guadagnano una posizione, salenda rispettivamente in sesta e settima.
L'australiano Jarrod Poort colora, con un impetuoso attacco, buona parte della distanza odierna. Poort attacca fin dalle prime battute, con i migliori della classe attenti a mantenere un'andatura regolare e una linea corretta. Nessuno segue l'inatteso protagonista, Mellouli si pone in evidenza per trainare il gruppone ed uscire dalla bagarre. Al primo giro, il disavanzo tra chi guida e chi insegue sfiora il minuto, con Ruffini e Vanelli coperti ma nelle posizioni di vertice.
L'affondo non perde quota nei successivi chilometri, mentre il plotone si spezza, su linee parallele, Poort mulina le braccia e profonde il massimo sforzo. Dietro, primi cenni di risveglio, il cronometro annuncia lo stato di allerta a metà prova, quando Poort può contare su un confortante vantaggio, 1'15 circa. Olivier e Burnell cambiano il passo, ma è dopo i 7.5 km che arriva la rivoluzione attesa.
Poort, come naturale che sia, si impasta e perde vigore, dietro parte l'assolo di chi punta alla medaglia. Wilimovsky, in acqua anche nei 1500 di Paltrinieri, piazza la prima stoccata e chiama alla ribalta Burnell, Mellouli e Weertman. Gianniotis - uomo da grande appuntamento - sfreccia e trascina un gruppetto d'elite, con sei nuotatori per tre posti sul podio.
Sembra di Spiros l'ultima parola, ma è Weertman a sbattere sulla piastra un sigillo d'oro. Gianniotis argento, con medesimo tempo, Olivier bronzo, per un nulla davanti a Zu.