Anche le più belle storie d'amore finiscono, e così dopo 21 anni e tantissimi successi, finisce la storia d'amore tra l'icona della pallavolo italiana Francesca Piccinini e la nazionale guidata attualmente da Marco Bonitta

La recente esclusione dalla lista delle 18 convocate per l'imminente Grand Prix e la bocciatura da parte del CT dopo le opache prestazioni nel torneo preolimpico di Tokyo, hanno portato la Picci ad una decisione sofferta, ma purtroppo definitiva.

Questo il messaggio che l'atleta ha voluto diffondere attraverso i social network: “ricordo ancora il mio esordio di 21 anni fa: avevo 16 anni e l'emozione unica di quel giorno, sarà sempre viva nella mia memoria. Da allora ho vissuto un viaggio incredibile con tre generazioni di ragazze che come me hanno dato tutto se stesse alla Nazionale. Le saluto e abbraccio tutte ringraziandole per ciò che hanno condiviso con me, sia nei momenti delle grandi soddisfazioni che in quelli dei giorni difficili. L'ultima tappa della qualificazione olimpica in Giappone, mi ha fatto capire che le scelte dell'allenatore, che rispetto ma non condivido, non corrispondono alle mie aspettative e a quanto penso di rappresentare. Ho quindi maturato la scelta difficilissima di mettere la parola fine a questa bellissima avventura. Ogni volta che vedrò una partita della Nazionale, sarò sempre la prima tifosa, perché chi ne ha fatto parte sa che l'emozione speciale di rappresentare il proprio Paese, non potrà mai svanire”.

I motivi che hanno spinto la 37enne toscana a questa decisione sono piuttosto lampanti: i dissapori con il CT Bonitta e la mancata convocazione per il Grand Prix sono stati la conferma del fatto che l'allenatore non l'avrebbe probabilmente presa in considerazione nemmeno per le Olimpiadi di Rio. 

Troppo per un'icona del volley come la Piccinini, che così ha deciso di dare l'addio alla maglia azzurra: un addio piuttosto inaspettato e che fa male a tutti, a lei che ha visto sfumare il sogno della partecipazione alla sua quinta olimpiade ed anche ai suoi numerosissimi e fedelissimi tifosi.

Francesca è una grande atleta che ha sempre dato il massimo per le squadre in cui ha giocato, una campionessa a 360 gradi che negli anni è diventata il simbolo della pallavolo italiana: il suo infinito palmarès parla per lei. In nazionale ha vinto lo storico mondiale del 2002 (proprio con Bonitta in panchina), un Europeo nel 2009, ma anche numerosissimi altri premi e medaglie, ne è stata la capitana ai mondiali italiani del 2014 ed ha collezionato la bellezza di 503 presenze, seconda solo dietro a Leo Lo Bianco. 

Oltre ad aver contribuito in maniera spesso decisiva alle vittorie del team azzurro, la sua forza e la sua determinazione hanno ispirato e continuano ad ispirare tantissime ragazzine che grazie a lei si sono avvicinate al mondo della pallavolo.

La sua bellissima storia d'amore con la nazionale termina qui, ma la sua carriera non è ancora giunta al capolinea, una nuova avventura con la maglia dell'Igor Gorgonzola Novara sta per iniziare per lei.

E allora in bocca al lupo Francesca per la nuova stagione e grazie per aver fatto la storia della pallavolo italiana, grazie per il sudore che hai versato per la maglia azzurra, grazie per le emozioni che hai saputo regalare agli amanti della pallavolo e agli amanti dello sport in generale.