In un pomeriggio in chiaroscuro per il nuoto italiano splende il bronzo europeo di Luca Pizzini. Nella prova più lunga della rana, i 200, l'azzurro, relegato in ottava corsia, rinviene nella vasca conclusiva, spunta alle spalle di Murdoch e Koch e conquista l'ultimo gradino del podio con intelligenza e talento. Una cuffia nera che sbuca lontano e si prende la ribalta, mentre l'occhio corre al centro vasca, dove vano è il ritorno del tedesco Koch, solo d'argento. Oro Gran Bretagna, Murdoch 2'08"33. Pizzini - 2'10"39 - non trova crono olimpico, ma per un giorno poco importa.
La gioia per il bronzo di Luca si spegne al tramonto di giornata, quando la 4x200 femminile - all'oro nelle ultime due edizioni - si scioglie già nelle prime vasche. La condizione di Mizzau, Musso e Pirozzi non è buona e l'Italia naufraga metri dietro, mentre la Sjoestroem lancia la Svezia. Si chiede l'ennesimo prodigio alla Pellegrini, la divina ci prova, forza cento metri, ma non ha i consueti 50 finali. La Heemskerk, invece, trova l'acuto e consegna all'Olanda il bronzo. Titolo all'Ungheria, con la Hosszu in quarta, argento alla Spagna, con la Belmonte Garcia a completare il lavoro delle compagne.
L'ungherese Kapas torna ai vertici del mezzofondo e vince gli 800, davanti alla britannica Carlin. Dopo l'iniziale affondo della Van Rouwendaal, diventa sfida a due, con la Kapas che al tocca firma 8'21"40. Quinta la Quadarella, 8'31"43, male la Carli, ottava.
Record dei campionati, nei 200 misti, per Katinka Hosszu. La progressione a stile piega l'ultimo battito d'orgoglio della O'Connor. 2'07"30 per la donna di ferro. Batte forte il cuore azzurro, la Franceschi è quinta col personale, 2'12"59, settima la Toni, 2'13"17. Hosszu che deve poi arrendersi alla fatica e alla Nielsen nei 100 dorso. "Solo" argento per lei, in 58"94. 21 centesimi meglio fa la danese. Sesta, con 1'00"98, la Zofkova.
Carini termina in settima piazza nei 200 delfino (1'56"81) del meraviglioso Cseh (1'52"91), argento a Bromer, bronzo all'altro ungherese, Kenderesi. Lacourt si conferma signore del dorso anche sulla distanza più breve. Tutti sulla medesima linea, si allunga il transalpino sul traguardo. 24"77 Camille.
Semifinali - Luca Dotto convince nel penultimo atto dei 100. Conduce corsa di testa, fin dalle prime bracciate, non forza il ritorno e chiude in 48"36, precedendo Mignon. Nella prima semi è Stjepanovic a fissare il tempo di riferimento, 48"62. Luca entra quindi in acqua oggi con i favori del pronostico. Non riesce il miracolo a Filippo Magnini (49"18).
Sarah Sjoestroem mette in chiaro le cose nei 100 farfalla. 56"12, record dei campionati già in semifinale, la Ottesen è oltre un secondo dietro. Si rivede, ad alto livello, Ilaria Bianchi. Il 57"47 dell'azzurra apre scenari interessanti. 58"99 e eliminazione per la Di Pietro.
Nei 200 rana, sempre al femminile, diverse atlete in lotta per il titolo. Tutton e Gunes procedono spalla a spalla, da considerare anche Pedersen e Renshaw. Salutano Fangio, 2'28"42, e Scarcella, 2'28"09.