Abbiamo Fede, ma non solo. La Pellegrini "trasloca" da Milano a Torino e si lancia nei 200 dorso. Il crono, 2'11"55, soddisfa l'azzurra, prima al tocco davanti alla magiara Jakabos. Dal dorso allo stile, una volata nei 50, a precedere la Pezzato. La rincorsa al mondiale di Kazan procede a vele spiegate, Federica si cimenta in più stili, su differenti distanze, per favorire la crescita nei suoi 200. Il sorriso è radioso, sul volto, dipinto, il ruggito della campionessa. Occhi di fuoco, sensazioni dal passato, l'ultima sfida ha il sapore dell'impresa.
Al fianco della Pellegrini, si pone Matteo Rivolta. La farfalla italiana accoglie il ritorno ad alto livello di Matteo, straordinario nella piscina spagnola, ai mondiali di Barcellona 2013, poi bloccato da un preoccupante passaggio a vuoto. A Torino, 51"92, si torna sotto ai 52"00, tempo di rilievo ben oltre il confine europeo. Undicesimo crono dell'anno, un bel viatico lungo la strada che porta in Russia.
Paltrinieri, affaticato al Settecolli, meno prepotente del consueto nei 1500, accorcia sui 400, per una sfida con l'amico Detti. Vince Gregorio in 3'52"62. Per Detti, un allenamento importante in cerca della condizione migliore.
Ilaria Scarcella si prende la gara breve della rana, 31"90, e replica alla Castiglioni, ieri prima nei 100. Scozzoli torna al successo nei 50, al maschile, 29"08.
100 dorso a Balog, 55"28, lontani Di Tora e Cofrani. Lo stile, nella gara regina, premia Shioura (50"01). Secondo Magnini.