L'Igor Gorgonzola Novara era chiamata, davanti al suo pubblico, a riscattare la sconfitta subita a Cremona, dalla Pomì Casalmaggiore, che aveva pareggiato il conto nella serie di finale scudetto del campionato italiano di volley femminile.

Ebbene con la forza del collettivo la squadra di Luciano Pedullà si è imposta sulle avversarie, portandosi avanti per 2-1. Ora a Novara basterà vincere gara 4, in programma martedì al PalaRadi di Cremona, per aggiudicarsi il suo primo tricolore. La Igor con il servizio ha messo da subito grande pressione alla ricezione avversaria, trovando pure degli ace. Quando non è riuscita a farlo ha comunque complicato il lavoro della palleggiatrice avversaria Skorupa. Novara ha avuto il merito di aver tenuto basse le percentuali delle attaccanti lombarde. Tra le casalasche ha deluso la schiacciatrice Alessia Gennari, che fino a stasera, così come in semifinale, era stata l'autentica trascinatrice della sua squadra. Non è riuscita ad essere particolarmente incisiva neppure l'opposta Serena Ortolani. La musica non è cambiata nemmeno quando l'ha rilevata Marika Bianchini. La Pomì non è riuscita a pungere nemmeno con le centrali. Novara ha mostrato i tentacoli a muro, dove ha letteralmente spadroneggiato la Principessa del volley Cristina Chirichella. In questo fondamentale ha fornito il suo valido contributo pure Martina Guiggi. Va detto che il muro ha avuto il merito di sporcare moltissimi palloni, che sono stati aspirati in difesa dal libero Stefania Sansonna. Quest'ultima è stata encomiabile perchè prova a prendere tutto. Marco Bonitta commissario tecnico della nazionale femminile, che era presente al PalaTerdoppio dovrebbe tenerla in considerazione per una convocazione. In attacco oltre alle già citate centrali hanno fatto bene entrambe le statunitensi Klineman e Hill, oltre che l'opposta Barun. Il suo mattone lo ha portato pure Laura Partenio, quando è stata chiamata a rilevare la stessa Hill per dare equilibrio in ricezione. La Pomì non è riuscita ad essere pericolosa neppure con la sua tradizionale arma del servizio.

Per imporsi anche in gara 4 Novara dovrà mostrare la stessa intensità e volume di gioco visti stasera, senza avere alcun calo di rendimento. Si è visto infatti che quando la Igor ha allentato un po' la presa, le avversarie ne hanno approfittato. Senza quel piccolo blackout non avrebbe destato scalpore un successo per 3-0. Appuntamento a martedì sera per gara 4 di finale scudetto. Sarà forse decisiva? Lo scopriremo solo quando verrà messa a terra l'ultima palla.