Gran partita al Gilette Stadium tra Patriots e Saints, il tipo di partita che ci si aspetta quando di fronte ci sono due quarterback del calibro di Brees e Brady. Reduce da una sconfitta contro i Browns, la squadra di Bill Belichik è riuscita a imporsi 30-27 con un ultimo incredibile drive, una specialitá di Tom Brady, 36 anni e ancora tanto football nelle braccia.
Con un minuto e otto secondi sul cronometro, senza timeout e con la panchina dei Saints che aveva praticamente giá festeggiato la vittoria, Brady (25/43, 269 yds, TD, Int) ha messo in piedi un drive da 70 yards concluso con il TD di Kenbrell Thompkins (3 ric.45 yds, TD) a 5 secondi dalla fine, infliggendo la prima sconfitta stagionale ai Saints. Ancora una volta Brady ha ricordato a tutti come mai è considerato il miglior quarterback della NFL: per lui si é trattato del 39esimo drive vincente in un ultimo quarto. Brady è il simbolo della freddezza e della capacitá di prendere decisioni veloci e questa vittoria certifica, se ce ne fosse stato bisogno, che anche quest'anno i Patriots possono lottare per il titolo. La tragica vicenda di Hernandez, arrestato per omicidio quest'estate, non ha lasciato segni visibili nelle prestazioni della squadra, saldamente in testa alla Division con un record di 5-1.
I Saints non sono stati capaci di gestire gli ultimi minuti di una partita nella quale hanno sempre dovuto rincorrere ma che sembrava ormai nelle loro mani: sotto 7-17 all'intervallo e con Graham (nessuna ricezione) e Colston (1 ric. 11 yds) marcatissimi, riuscivano a ribaltare la partita e ad andare in vantaggio 24-23 con un TD di K.Stills (3 ric.64 yds, TD) a meno di 3 minuti dal termine. Il drive successivo dei Patriots era un disastro e New Orleans recuperava il pallone con 2:46 da giocare e con un field-goal si portava 27-23. Brady suonava la carica ma si faceva intercettare e a quel punto la partita sembrava segnata, coi Saints avanti di 4 punti, 2 minuti da giocare e il pallone in mano. L'ultimo, miracoloso drive dei Patriots rimandava a casa i Saint con la prima sconfitta stagionale e una massiccia dose di frustrazione.