Dopo l'umiliazione di Mile High City, sembrava che già fossero spariti i Dallas Cowboys delle tredici vittorie della passata stagione, con i vari critici che hanno cercato spesso di trovare un personaggio su cui puntare il dito contro. Ma i giovani Cowboys non si sono fatti schiacciare dalla pressione e nel Monday Night Football, contro gli Arizona Cardinals, hanno avuto modo di zittire tutti gli scettici, grazie alla leadership sia sul campo che spirituale di Dak Prescott, che ancora una volta è riuscito a risollevare i Cowboys. Ma andiamo a vedere cosa è successo durante la gara.
LA PARTITA - Nel primo quarto, gli Arizona Cardinals vincono la monetina e decidono di ricevere il pallone. Da qui, il quarto quarterback più anziano della lega, Carson Palmer, mette su un clinic e con sole tre giocate permette ai suoi di entrare nella end zone avversaria, lanciando un touchdown a Jaron Brown. Così si va sul 7-0 per i padroni di casa. Così dall'altra parte, Prescott prova subito a mettere in moto Ezekiel Elliott, ma l'inizio dell'America's Team lascia perplessi tutti i propri fan, che rivedono davanti agli occhi l'incubo di Denver. Infatti Prescott ed Elliott non riescono ad ottenere nessuna yard e Dallas è costretta a far entrare il punter Chris Jones.
Al possesso successivo Carson Palmer sembra provare a ripetere le stesse giocate iniziali, ed in parte ci riesce. Stavolta i Cowboys riescono a rispondere con una super difesa e costringono i Cardinals a calciare un field goal, intorno alle 38 yards. Qui arriva la giocata che cambia il momentum della gara. Infatti Phil Dawson, kicker dei Cardinals, sbaglia il tiro e sul possesso successivo i Cowboys presi dall'entusiasmo e guidati da uno stoico Dak Prescott, si portano fino alla end zone bianco rossa, con un touchdown su corsa, realizzato dallo stesso prodotto dei Mississippi State Bulldogs. Si va così all'intervallo con il punteggio in parità sul 7-7.
Al rientro dall'intervallo, lo scenario si ripete, ma a parti invertite. Infatti stavolta sono i Dallas Cowboys a passare in vantaggio, sul primo drive del secondo tempo. Ancora una volta Prescott si porta sulle venti yards avversarie, lancia il pallone a Dez Bryant, il quale prima con eleganza spezza due tackle e poi aiutato dal proprio center, Travis Frederick, entra nella end zone avversaria portando i suoi in vantaggio (7-14). Ma la risposta di Arizona è immediata e si fa sentire subito: il bersaglio di Palmer è il senza età Larry Fitzgerald, capace di confezionare nella notte ben 149 yards su 13 ricezioni. Quest'ultimo mette a segno il touchdown del pareggio, portando i suoi all'ultimo periodo sul 14-14.
Nel quarto ed ultimo periodo Prescott trova in Brice Butler il ricevitore su cui contare, dopo che Bryant, nonostante il touchdown realizzato stava incappando in una partita difficile. Così Dak si affida al suo numero 19 che non lo tradisce, ricevendo un lungo lancio del quarterback nella end-zone e portando i suoi in vantaggio 14-21. Palmer prova a reagire, ma la difesa dei Cowboys sale in cattedra e guidata da uno splendido DeMarcus Lawrence costringe i Cardinals ad un field goal, realizzato poi da Dawson. Nel possesso successivo Prescott decide di chiudere la gara, stavolta usando la carta Ezekiel Elliott. Infatti, il numero 4 una volta portatosi sulle dieci iarde avversarie, si affida al proprio running back, che aiutato dalla O-Line che stavolta non si disintegra, riesce ad entrare nella end zone e realizzare il decisivo touchdown. La partita si conclude così con il punteggio di 17-28, in favore degli ospiti.
DALLAS, HAI VISTO CHE DIFESA? - Seppur decimata dagli infortuni stavolta la giovane difesa dei Cowboys non ha tradito i propri tifosi, tra sorprese e conferme. Infatti, nella partita a Phoenix ha stupito tutti il rookie Jourdan Lewis, che si è dimostrato un vero e proprio maestro dei tackles riuscendo spesso a stoppare i Cardinals sul 3rd down. Benissimo anche Maliek Collins. La scelta al terzo turno del draft dello scorso anno ha concluso la sua gara con 4 tackles e 2 sacks. Inoltre ci sono le conferme di Sean Lee e di un magnifico ed instancabile DeMarcus Lawrence: il primo ha chiuso la gara con ben 8 tackles, mentre Lawrence ha messo a referto nella notte, 4 tackles ed, udite, udite, ben 3 sacks, confermandosi l'uomo più in forma della difesa texana.