Giorgio Tavecchio, nato a Milano 22 anni fa, è l'unico italiano ad aver indossato, e continua a farlo, una maglietta di una squadra professionistica della NFL. Ora fa parte dei Green Bay Packers, ruolo: kicker. E' un ragazzo molto simpatico e disponibile, qualità che unite alla sua precisione e potenza nei calci, lo rende un giocatore completo. Si è trasferito negli USA da piccolo e li ha fatto tutte le trafile scolastiche.
Ha frequentato l'università di Berkley, disputanto 46 partite mettendo a segno 256 punti. Nel maggio 2012 firma con i San Francisco 49ers e partecipa a 3 partite della preseason, fornendo delle ottime prestazioni, ma ad inizio regular season viene tagliato a favore di David Akers. Ma lui non demorde, e quest'anno firma, il 26 marzo, con gli storici Packers un contratto della durata di 3 anni.
Ciao Giorgio, come va in quel di Green Bay?
Fino a questo punto tutto ok! Domani scenderemo in campo per la prima volta, dopo due settimane di preparazione fisica in palestra. Il meteo ora sta migliorando finalmente, quindi... tutto bene!
Perchè e come hai cominciato a giocare a football?
Un mio amico al liceo mi chiese se volessi giocare come kicker nella squadra della scuola (sperava che essendo italiano sapessi calciare la palla ovale come quella tonda), ma inizialmente gli risposi di no. La sera tornai a casa e mia mamma mi fece cambiare idea. Provai per caso... ed eccomi qui.
Quali sono stati i momenti più belli durante il periodo universitario?
Non saprei scegliere. In campo, in allenamento, in palestra a sudare e a faticare, in partita: tutte sono state esperienze belle, ma anche brutte o cattive. Esperienze che fanno parte dei miei 4 anni universitari, anni in cui non cambierei niente.
Come ti sei sentito quando ti hanno chiamato i 49ers?
Mi sono sentito super lusingato ad avere l'opportunità di poter continuare con il football a livello professionistico.
Raccontaci l'esperienza a San Francisco ed il compagno con quale hai legato di più...
L'esperienza è stata bellissima, sono maturato tanto sia come kicker che come uomo. Da un punto di vista professionale ho capito come gestire il fatto di essere un pro. Ho legato tantissimo con l'altro kicker David Akers e con l'Offensive Lineman Al Netter.
Dopo l'esperienza con i 49ers, speravi ancora in una chiamata di un'altra squadra NFL?
Si, perchè il feedback dei Niners mi ha dato ancora maggior convinzione nei miei mezzi, cosi ho continuato ad allenarmi anche senza squadra.
Ora stai nei Packers; cosa ti aspetti?
Spero di continuare a cresce come persona e come kicker, cercando di dare il massimo per la mia società, per i compagni e a nostro Signore!
Giocherai mai in Italia?
Spero di poter fare un provino per la Nazionale un giorno!