Camila Giorgi confeziona la terza partita di alto profilo a Sydney. La tennista italiana supera, dopo Stephens e Kvitova, anche Agnieszka Radwanska, firmando il sesto successo australiano. La Ken Rosewall Arena ospita il quarto più atteso, un esame di maturità per Camila, alle prese con una giocatrice di fioretto ritrovata all'alba del 2018. Un diverso percorso, dopo le serrate lotte di braccio con picchiatrici come Stephens e Kvitova. La risposta è splendida, perché la Giorgi emerge maestosa nel parziale d'avvio, spinta da un servizio ai limiti della perfezione, e assorbe il ritorno polacco quando la battuta scende in modo naturale.
Nei primi due turni al servizio, Camila serve solo due seconde. La prima consente di trarre vantaggio, la Radwanska deve rinviare il suo piano tattico, fatto di variazioni e sorprese. Ai vantaggi, la Giorgi mette il primo punto, poi affonda in risposta, con sortite di precisione e potenza. Break e allungo, 30. Aga prova a mutare l'ordine della partita, muove il tabellino pallina alla mano, ma il fronte azzurro è consistente, è una Giorgi di personalità. La polacca fatica, specie con la seconda - 1/9 nel set - perde nuovamente la battuta e precipita. 5-1, Camila ha la prima chance per chiudere. L'ultimo game del set, il settimo, si risolve ai vantaggi. La Radwanska cancella due palle per il parziale, ma il tramonto è tricolore. 6-1. 86% di prime in campo, nessun doppio fallo, numeri, percentuali che certificano un netto predominio.
La nativa di Cracovia sfrutta, in apertura di secondo, la flessione della Giorgi al servizio. Nel secondo gioco, la Radwanska confeziona due palle per la rottura, ma ancora una volta Camila invece di crollare, replica. 1-1. Un equilibrio labile regna sulla partita, l'azzurra sale 0/30 nel gioco successivo, tocca ad Aga trovare le contromisure. L'ordine dei servizi rimane intatto fino al 2-2. La Giorgi si prende partita e proscenio, con il suo tennis d'offesa, non incline al compromesso. Schiaffi ai due lati del campo, ricami che indirizzano ineluttabilmente la contesa. 3-2, con break. La Radwanska cede al dubbio, si consegna nuovamente da una situazione di vantaggio e controllo. 5-2 e servizio Giorgi. Ace n.8, preludio alla chiusura. Apoteosi azzurra.
Giorgi - Radwanska 61 62