Niente sorrisi ancora una volta per il tennis azzurro. Roberta Vinci, al rientro in campo dopo circa tre settimane di stop, dopo l'uscita al primo turno a Parigi, si ferma subito anche sull'erba di Eastborune per mano della Makarova, nonostante il primo set vinto dopo una splendida rimonta. Partita ricca di alti e bassi, sia per l'azzurra che per la russa, ma che alla fine ha visto prevalere la seconda che è andata in crescendo durante il match, mentre Roberta è apparsa sfiduciata e incapace di piazzare la zampata nei momenti decisivi.
Primo set che inizia in salita per la Vinci, costretta a fare i conti, oltre che con una Makarova ispirata, anche con il vento che spira laterale sul campo uno dell'impianto di Eastbourne. Il punteggio parla da sè: 3-0 Russia, con Roberta costretta a cedere il servizio ben due volte. Da qui però inizia un nuovo incontro: nel quarto game la giocatrice ex top ten spreca un vantaggio di 40-0 e concede il primo controbreak all'azzurra, iniziando anche a manifestare i primi segni di nervosismo. Come se non bastasse, in un amen Roberta recupera anche il secondo break di svantaggio e, tenendo la battuta nel settimo game, mette definitivamente la freccia sul 4-3. Nonostante ciò la Vinci non riesce a chiudere con il proprio servizio, concedendo un nuovo break, ma ancora una volta la russa cede a zero la battuta con l'ennessimo colpo affossato a rete e l'azzurra porta a casa il primo set per 6-4.
Nel secondo parziale ci si aspetta che la Vinci possa condurre le danze, forte del vantaggio e del nervosismo evidente della sua avversaria, ma ancora una volta l'inizio è ad handicap: come nel primo set, l'azzurra si ritrova subito sotto di due break che stavolta, a differenza di quanto successo precedentemente, la russa conferma, portandosi sul 4-0. Ma Roberta non si arrende, inizia ad ingranare al servizio e con le sue variazioni di rovescio rimonta fino al 4-3, fino al punto cruciale della partita, ossia l'ottavo gioco: l'azzurra si procura tre possibilità consecutive di un nuovo break ma Makarova si dimostra più lucida nei momenti che contano e, servendo molto bene e facendo meraviglie di rovescio, con cinque punti consecutivi si salva e fa 5-3. Di fatto qui finiscono le speranze di recupero della tarantina che, un po' dimessa, cede il secondo parziale con il punteggio di 6-4.
E nemmeno a dirlo, anche il terzo inizia esattamente come i precedenti, ossia con Makarova che si porta immediatamente avanti di due break e anche stavolta riesce a confermarli sul 4-0. Una Vinci adesso veramente sfiduciata e nervosa, dopo il coaching con Cinà, inizia a giocare a braccio sciolto, mostrando anche interessanti soluzioni con il rovescio in top che gli consentono di recuperare uno dei due break e rifarsi sotto fino al 4-3. Ma la russa non si fa intimorire, si salva nell'ottavo gioco dal 15-30 di fatto comandando sempre le operazioni, e chiude nel game successivo strappando ancora il servizio a Roberta dopo due ore e diciotto minuti di gioco.
Dopo un trionfale inizio di stagione, arriva dunque l'ennesima eliminazione al primo turno per la Vinci, apparsa comunque in condizioni migliori rispetto alla stagione sulla terra rossa, ma ancora con poca fiducia e poca cattiveria nei momenti che contano. L'imperativo adesso è ritrovare la brillantezza in vista di Wimbledon, torneo nel quale Roberta ha tutte le carte in regola per ritagliarsi un ruolo da protagonista.