Viktoria Azarenka chiude una settimana praticamente perfetta, portando meritatamente a casa il torneo di Brisbane, appuntamento di punta della prima settimana del 2016 per il calendario WTA. Battuta, o per meglio dire abbattuta anche Angelique Kerber, in una finale che ha avuto davvero poca storia, così come le altre partite disputate dalla tennista bielorussa in questo torneo, in cui ha perso appena 17 games, emulando quanto è stato fatto da Serena Williams nell'edizione di tre anni fa.
Il match inizia con la Kerber subito messa in difficoltà al servizio da una Azarenka che, evidentemente, sente grande fiducia nei propri colpi e nel suo fisico. Il break arriva puntuale nel quinto game, ma per la prima volta in tutto il torneo la bielorussa non riesce a dare subito continuità a quanto fatto in risposta, cedendo così il servizio subito dopo alla tedesca. Lo strapotere della Azarenka è però evidente, e si manifesta nei minuti successivi: break da parte della bielorussa nel settimo e nel nono game, con una Kerber decisamente spaesata e costretta a cedere il primo set con il punteggio di 6-3.
La tennista tedesca prova a reagire subito per incanalare il secondo set nella giusta direzione, ma la Azarenka le annulla ben tre palle-break, per poi strapparle a propria volta il servizio nel secondo game, indirizzando la sfida dalla sua parte. A questo punto, la Kerber inizia a rendersi conto che c'è davvero ben poco da fare contro questa Azarenka, che torna a non concedere nulla nei propri turni di battuta. La bielorussa gioca un tennis che riporta alla mente quanto si era visto quando conquistò la prima posizione nel ranking WTA, e con un altro break ottenuto nel sesto game Viktoria si arroga il diritto di servire per il match. Il primo tentativo è quello giusto, ed è quello che porta al 6-1 conclusivo, con la bielorussa che torna ad alzare le braccia al cielo per la vittoria di un titolo. Qualcosa che non accadeva dall'agosto del 2013, quando vinse il torneo di Cincinnati ai danni di Serena Williams.