Camila Giorgi saluta all'esordio il China Open. La ragazza di Macerata lotta per tre set con l'elvetica Bacsinszky, ma si arrende per 6 giochi a 3 nel parziale decisivo. Una sconfitta che brucia, una battuta d'arresto che conferma potenziale e limiti della tennista italiana. Una Giorgi da corsa per oltre un set, capace di perforare con insolita continuità la tenue resistenza di Timea. Il break in apertura di secondo sembra confermare la netta supremazia dell'azzurra, ma la crescita dell'elvetica coincide con il calo di Camila. A una maggior risposta corrisponde una crescita d'errori e la mente instabile completa l'opera, con soluzioni affrettate, fuori dal contesto. 64 63 Bacsinszky a ribaltare il 61 Giorgi. Peccato.
L'inizio della Giorgi è di assoluto livello. Al servizio, Camila non soffre come in altre occasioni, la seconda è robusta, il tennis d'attacco produce punti. 3-0 con break, poi uno smash splendido, con un passo indietro, colpi che pizzicano la riga, il nastro che sorride alla bandiera italiana. La Bacsinszky, in evidente confusione - ultimo successo a Wimbledon - gioca in costante rincorsa, fuori dal campo, scaraventata indietro dai colpi della Giorgi. Al sesto gioco, Timea si sblocca, ma è un'illusione, perché la Giorgi concretizza la netta superiorità poco dopo.
Lo spartito non cambia nei primi giochi del secondo. Il cross di rovescio dell'azzurra frantuma la difesa dell'elvetica, è 2-0 Giorgi. La Bacsinszky fatica col dritto, non trova spazio, sommersa da potenza e profondità. Con il passare dei minuti lo scenario assume però differente forma. Timea si scuote, urla, tiene la battuta senza soffrire e sul 42 piazza una stoccata che piega il muro italiano. Timea costringe Camila a pensare, ributta in campo azzurro ogni soluzione e con un rischio maggiore arriva l'errore. Dalla palla del 53 al 44, nubi che si addensano sul cielo cinese. Il sorpasso si materializza nel nono gioco, la Giorgi cede di schianto. Doppio fallo, colpo sparacchiato. Le variazioni di Timea - senza effetto nel primo set - ora alterano i tempi di Camila. 4 giochi consecutivi, 64 Svizzera.
Decide il terzo set. La Giorgi ha, d'impatto, una reazione. 15-40, con rinnovata veemenza. La Bacsinszky, d'incontro, cancella una fucilata dell'azzurra e ai vantaggi conquista un gioco importante. Si procede, secondo l'ordine dei servizi, fino al 32. Nel sesto gioco, lo squillo che indirizza l'incontro. La Giorgi spreca in avanzamento, ritrova la parità con una terrificante accelerazione di dritto, ma precipita al servizio, aprendo la strada all'elvetica. La conferma del break poco dopo, nonostante due doppi falli. Timea risale da 15-30 e mette spalle al muro la Giorgi. Non basta una feroce scarica al servizio per rimettere in sesto l'azzurra. Camila cancella un match point, ma quando a servire si presenta la Bacsinszky è notte fonda. Tiene la battuta a zero e esulta, sul rovescio affossato in rete dell'avversaria. 90 giorni dopo urrah elvetico, Camila pensa e ripensa, al presente e al futuro.
Bacsinszky - Giorgi 16 64 63