Torna a Sanremo, alla sua terza partecipazione, Chiara Galiazzo, vincitrice dell'edizione 2012 di X-Factor Italia e in cerca della definitiva consacrazione sul palco dell'Ariston. La cantante padovana ha cercato in questi anni di proporsi come interprete raffinata pur mantenendo una matrice pop, i risultati sono stati altalenanti e questo potrebbe essere l'anno giusto per esplodere definitivamente.
La carriera di Chiara dopo la vittoria del talent sembrava poter decisamente decollare: il successo del singolo d'esordio - Due respiri, scritto da Luca Chiaravalli e Saverio Grandi con la collaborazione di Eros Ramazzotti - aveva creato grandi aspettative sull'allora 26enne. Il Festival del 2013 l'aveva portata ad un parziale successo, nonostante la pregevole fattura delle due canzoni portate in gara al cospetto della particolare formula proposta da Fazio: Il futuro che sarà (che l'ha portata fino alla serata finale) portava la firma di lusso di Francesco Bianconi dei Baustelle, mentre l'altro pezzo - L'esperienza dell'amore - vedeva lo zampino di Federico Zampaglione dei Tiromancino e del padre Domenico. Il primo disco di inediti, Un posto nel mondo, portava la firma di altri autori eccellenti come Neffa, Samuel dei Subsonica, Diego Mancino ed Ermal Meta.
Il secondo lavoro in studio ha lasciato però un po' di dubbi, Un giorno di sole ha mostrato di non avere la stessa forza del primo disco, con dei brani che forse non hanno valorizzato al meglio la pur brava Chiara. La situazione è migliorata un po' con la riedizione successiva al secondo Sanremo, con Straordinario (a firma di Ermal Meta e Gianni Pollex, che rivedremo quest'anno rispettivamente da cantautore e da autore per Elodie) che ha terminato la kermesse al quinto posto. Pare arrivato il momento di fare il definitivo salto di qualità per la padovana, che si presenta con Nessun posto è casa mia (di Niccolò e Carlo Verrienti), un brano molto introspettivo, quasi totalmente piano e voce che con l'orchestra assumerà una dimensione davvero intima. Pezzo "rischioso" per un pubblico giovane come quello che la segue, ma è un gioco che (forse) potrebbe valere la candela.