Il punto sull'estate musicale: sorprende Rovazzi, male i grandi
Fabio Rovazzi, autore di "Andiamo a comandare"

Passato ferragosto, è tempo di bilanci su quello che si è visto (e sentito, soprattutto) durante un'estate che, sul piano musicale, ha rappresentato l'ennesimo capitolo di un tragico horror dal titolo "La musica italiana". Non è una sorpresa, date le premesse, che a trionfare sia stato il prodotto di Fedez e J-Ax Vorrei ma non posto (nonostante la significativa somiglianza in alcuni tratti con Hymn for the Weekend dei Coldplay), premiato ad oggi con un quadruplo disco di platino al secondo mese consecutivo in classifica, sicuramente il brano più importante sul piano commerciale trasmesso dalle radio italiane. Dietro l'inedita coppia rap pochi altri artisti sono riusciti, in un'estate ancora più magra delle precedenti sul piano delle vendite, ad ottenere gli sperati successi economici e discografici, tra cui il sorprendente Fabio Rovazzi, che grazie al web è riuscito a portare a casa un incredibile doppio platino, e la coppia Marracash&Gue Pequeno, vincitrice di un disco d'oro. 

Sorprendono, in negativo, i "grandi". Francesco Renga è stato uno dei pochi a portare a casa un disco d'oro con l'album Scriverò il tuo nome e con il singolo Guardami amore, mentre il secondo brano lanciato in radio, Il bene, stenta ancora a decollare sul piano delle vendite nonostante i tanti passaggi radiofonici. Si salvano anche Max Gazzé con Ti sembra normale e l'album Maximilian e Zucchero con 13 buone ragioni e Black Cat, mentre stentano un po', discograficamente parlando, Nek e Annalisa, che colmano soltanto parzialmente la lacuna con i 5 e 3 milioni di visualizzazioni su Youtube, rispettivamente per Uno di questi giorni e Se avessi un cuore. Segno che ad oggi il mercato non reclama più i singoli estivi orecchiabili di argomento giovanile-amoroso a là 50 special, che avevano accompagnato le estati della generazione nata negli anni '90. Ad oggi è necessario qualcosa che assuma le sembianze di un tormentone immediato, indipendentemente dal senso e dal significato, non sorprende quindi che i singoli "vecchia maniera" di Nek (uno che di brani estivi ne ha sfornati a iosa in passato, con altri risultati e qualità anche superiore) e compagnia stiano faticando vistosamente ad ottenere consensi. Ovvie conferme invece per i dischi dei cantanti usciti quest'anno da Amici, seppur non ai livelli degli scorsi anni: disco d'oro per Elodie e Sergio con Un'altra vita Big Boy, male invece Lele Esposito mentre non paga la scelta dei discografici di Cristiano Cosa di lanciare il singolo Ritornerai (cantato parzialmente durante la trasmissione) in piena estate.

Non ha fruttato molto, sul piano discografico, la scelta di Noemi di cimentarsi col cantautorato. I singoli Fammi respirare dai tuoi occhi (scritto da Giuliano Sangiorgi) e Idealista (firma di Ivano Fossati) hanno replicato un copione già visto e sentito con il brano sanremese La borsa di una donna, con Marco Masini tra gli autori: critica ampiamente dalla parte dell'interprete romana con giudizio unanime, vendite che stentano a decollare, nonostante il più che cospicuo numero di passaggi in radio. E' evidente quindi che oggi la qualità sia sacrificata in nome dell'orecchiabilità e del tormentone, ma è pur vero che ormai aleggia da anni una generale crisi del disco, e lo dimostra il fatto che anche dischi osannati da critica e pubblico, come On di Elisa, abbiano fatto tantissima fatica a raggiungere le 30.000 copie, e anche il singolo di lancio No Hero, pur passando dieci volte al giorno in radio e in tv, abbia inizialmente fatto fatica nelle vendite. 

Per il futuro, occhio a Raige, che fra due giorni uscirà con un nuovo singolo, Il rumore che fa, che vedrà la partecipazione di Marco Masini, in un'inedita collaborazione.

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