La capacità di migliorarsi appartiene ai grandi campioni. La capacità di risalire la china dopo problemi di importante entità compete ai fenomeni. Fabio Scozzoli accarezza entrambe le sfere e torna sul podio in un evento di prim'ordine. A Copenaghen, teatro dell'europeo in corta, l'azzurro è il personaggio della prima giornata. Nei 50 rana, conquista agilmente l'accesso alla semifinale dove prende le misure del russo Prigoda. Scozzoli è nella zona centrale della vasca per l'atto ultimo. Le medaglie pesanti sono lì, appese su corsie infuocate. Adam Peaty è il dominatore dello stile, ma in corta appare vulnerabile. Prigoda, primato europeo eguagliato in semi, è il possibile favorito, Scozzoli la variabile. 

Il tuffo segna il primo solco nel duello a tre, perché Scozzoli è perfetto. Lima qualcosa rispetto alla semifinale, alla virata è spalla a spalla con Peaty. In uscita dalla subacquea, Fabio regge all'urto russo. Prigoda mulina le braccia, è dirompente. Scozzoli si lascia invece cullare, scivola rapido senza perdere in efficacia. 25"62, frantuma il suo limite continentale, rifila 6 centesimi a Prigoda e otto a Peaty. Tutti e tre migliorano il vecchio riferimento europeo. 

Il resto della vasca chiude a debita distanza, Schwingenschloegl è quarto - 25"99 - e precede Shymanovich - il primo sopra i 26"00. Martinenghi - due volte mondiale juniores sulla distanza nella giornata odierna - termina ottavo e ultimo. 26"48, avvio comunque positivo per la sua rassegna. 

L'ordine d'arrivo