Dalla vasca mondiale all'acqua di Taipei, dalla piscina al nuoto di fondo. Dagli 800 ai 1500, fino ai 10km. Non ha limiti Gregorio Paltrinieri, stimolato da un'avventura ancora agli albori. Entra nel gorgo della lotta spalla a spalla, contatti e difficoltà, di ogni sorta. Controlla Paltrinieri, la fatica non presenta il conto, la bracciata è piena, potente. Lucido osserva, mette a fuoco i rivali e piazza la stoccata. Va sul passo, come da campionario. Mulina vorticosamente, allunga spezzando la resistenza dei primi inseguitori. 1:54:52.4, nove secondi circa il cuscinetto sul tedesco Meissner. Terzo Pielowski. Un contesto importante aldilà delle assenze, un trampolino per dare corpo ai propositi di Greg. Paltrinieri non vuole abbandonare le sue distanze, quelle del bronzo - 800 - e dell'oro mondiale - 1500, dove è imbattuto dal 2014 - ma cerca nuovi stimoli, nuovi orizzonti. Un'oasi di ristoro per l'intero movimento, aggrappati a Gregorio, il campione senza macchia.
I primi cinque (ritiro per Manzi)
La splendida giornata azzurra si completa con l'argento di Giulia Gabbrielleschi. Bronzo mondiale a squadre a Budapest, classe '96, un presente di livello, un futuro da prima della classe. Personalità a dispetto dell'età, cede solo alla Olasz, al suo tremendo incedere. Brilla l'argento, 2:04:17.9 per Giulia, davanti alla transalpina Furst. La Pozzobon rifinisce l'ottima prova d'insieme, è sesta, a 30 secondi, poco più, dalla formidabile ungherese.