Il ruggito di Gregorio Paltrinieri. La carriera del campione olimpico e mondiale è a un bivio, il fuoriclasse azzurro valuta nuovi orizzonti, cerca nuove sfide. In vasca, però, resta il cannibale di sempre, imbattuto ed imbattibile quando si tratta di 1500. Alle Universiadi in corso di svolgimento a Taipei, si rinnova la sfida con l'ucraino Romanchuk, secondo alla rassegna ungherese. Paltrinieri questa volta ha una marcia in più, stacca il rivale nella prima parte di gara, ai 750 metri ha un cuscinetto interessante, dilaga poi nel finale. La sua azione è potente, incisiva, continua, Romanchuk sbiadisce, scompare. 14'47"45, mai nessuno come Paltrinieri alle Universiadi. Secondo l'ucraino, ottavo Acerenza, svuotato dopo la splendida performance nelle batterie.
Rapsys - 1'45"75 - si aggiudica i 200sl. Ottima la prova di Megli, quarto in 1'46"70, in progresso quindi rispetto ad eliminatoria e semifinale. Il terzo gradino del podio, occupato da Vekovishchev, dista una manciata di centesimi. Sesto D'Arrigo. Nei 100 rana donne, duello nipponico, la Watanabe - 1'06"85, precede la Aoki. La Cottrell è di bronzo.
La Haughey - 54"10 - vince i 100sl, Kameneva e Openysheva alle spalle della nuotatrice di Hong Kong. Aglaia Pezzato è settima, ex aequo con la deludente Baldwin. 55"35, non male il crono della velocista italiana. Infine, ultimo titolo in palio quello dei 200 misti. Dopo due virate, gara sostanzialmente in ghiaccio. Hagino schiaccia Seto e vola verso l'oro. 1'57"35 per lui. Litchfield terzo, Sorriso - 2'01"35 - settimo.