L’Italia della 4X200 stile libero maschile non va oltre il sesto posto ai Mondiali di Budapest 2017. Il quartetto azzurro, composto per l’occasione da Filippo Megli, Gabriele Detti, Filippo Magnini e Luca Dotto fa segnare il tempo di 7:09.44, a oltre sei secondi del podio. La medaglia d’oro va alla Gran Bretagna, protagonista di una grandissima rimonta grazie alle ultime frazioni di Duncan Scott e James Guy, dopo l’avvio di Stephen Milne e Nicholas Grainger, per un crono di 7:01.70. Argento alla Russia, in 7:02.68, bronzo agli Stati Uniti, in 7:03.18. Giù dal podio l’Australia, in 7:05.98.
In prima frazione, Filippo Megli prova a limitare i danni, ma dopo un cento nuotato a ottimi livelli, cala decisamente, allontanandosi dagli Stati Uniti di Blake Pieroni e alla Russia di Mikhail Dovgaliyuk. Al momento del cambio con Gabriele Detti l’Italia è settima, e la rimonta del livornese produce l’effetto di guadagnare un paio di posizioni, mentre Townley Haas stacca Mikhail Vekovishchev, con Australia e Gran Bretagna in lotta per il podio. Ma è Duncan Scott l’uomo della riscossa britannica, in una terza frazione che vede assestarsi tre squadre davanti a tutti (Jack Conger e Danila Izotov nuotano sostanzialmente sugli stessi tempi). Filippo Magnini non regge il ritmo degli avversari, e gli azzurri scivolano nuovamente in settima posizione.
All’ultimo cambio, gli Stati Uniti sono ancora avanti alla Russia, ma per la Gran Bretagna sopraggiunge come una furia James Guy, che sorpassa a doppia velocità sia Grothe che Krasknikh, regalando alla sua nazionale un fantastico oro. I russi chiudono secondi, d’argento davanti agli Stati Uniti, mentre l’Australia è ancora giù dal podio, nonostante il quartetto Lewis, Horton, Graham, Cartwright. Quinto il Giappone, in 7:01.68, poi un’Italia in cui Luca Dotto fa il suo, la Polonia, in 7:09.62, e l’Olanda, staccatissima, in 7:12.76.