La terza mattinata di batterie dei Mondiali di nuoto di Budapest 2017 sorride ai colori italiani. I principali motivi di soddisfazione provengono infatti da Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri. La fuoriclasse veneta chiude al primo posto l’eliminatoria dei 200 stile libero al femminile, con il tempo di 1:56.07. Bene Federica, che controlla le avversarie Katinka Hosszu (1:56.43) e Charlotte Bonnet (1:57.34) nella sua batteria, alternando come da tradizione un cinquanta gestito e uno a ritmo più alto. Anche Paltrinieri timbra il miglior crono nelle batterie degli 800 stile libero maschili, un 7:45.31 nuotato dopo un lungo testa a testa con il polacco Wojciech Wojdak (7:46.39). Più lenta la seconda batteria, quella di Gabriele Detti e Sun Yang, che sembrano marcarsi a vicenda per sedici vasche. Alla fine l’ultimo guizzo è del cinese, ma il suo 7:49.28, in scioltezza e in vista della finale dei 200 di oggi pomeriggio, risulta più alto di quelli del norvegese Henrik Christiansen (7:46.61) e dell’austriaco Felix Aubock (7:49.24). Sesto dunque Detti, che non forza e attende la finale di domani per svelare le sue carte. Avanti anche Fabio Scozzoli e Nicolò Martinenghi nelle batterie dei 50 rana maschili. Il giovane azzurro paga ancora partenza e arrivo, chiudendo con il nono tempo assoluto, in 27.08, mentre Fabio Scozzoli lo precede di quattro centesimi e di una posizione, in un’eliminatoria dominata ancora una volta dal britannico Adam Peaty, che riscrive il record del mondo in 26.10. Qualificato per le semifinali dei 200 farfalla uomini Giacomo Carini, non pienamente convincente, con il dodicesimo tempo (1:56.62), lontano dai picchi toccato da un fantastico Lazslo Cseh, che esalta la Duna Arena con una prova di grande spessore, suggellata da un 1:54.08 che distanzia la concorrenza, a cominciare dal giapponese Daiya Seto (1:54.89), per finire con il sudafricano Chad Le Clos (1:55.90).
La giornata di Budapest si apre con le batterie dei 50 rana maschili. Nicolò Martinenghi esegue una prova con qualche sbavatura di troppo, e il suo tempo è un 27:08 che andrà ritoccato in vista delle semifinali del pomeriggio. Sorprende in positivo Fabio Scozzoli, che assapora nuovamente sensazioni antiche con l’ottavo crono totale, in 27.04. Ma è come al solito il britannico Adam Peaty a sbaragliare la concorrenza e a ritoccare anche il record del mondo, segnando un 26.10 frutto della sua nuotata di potenza pura. Per la finale di domani, si candidano a un posto sul podio il sudafricano Cameron Van Der Burgh, in 26.54, il brasiliano Joao Gomes, in 26.67, l’americano Kevin Cordes, in 26.83, e il russo Kirill Prigoda, in 26.91. Delude l’altro sudamericano Felipe Lima, solo sesto (26.93), mentre sono sopra i ventisette secondi il giapponese Yasuhiro Koseki e il bielorusso Ilya Shymanovic. A seguire, le batterie dei 200 stile libero femminili. Federica Pellegrini disputa una gara che lascia ben sperare, con il crono di 1:56.07, migliore in assoluto accelerando solo quando serve, nelle due vasche dispari, lasciandosi alle spalle l’ungherese Katinka Hosszu (1:56.43, terza complessiva) e la francese Charlotte Bonnet (1:57.34). Competitiva anche la batteria precedente, vinta dalla pericolosa australiana Emma McKeon, in 1:56.61, di un centesimo più veloce di Siobhan Haughey, da Hong Kong, e davanti anche all’americana Leah Smith (1:57.04) e all’olandese Femke Heemskerk (1:57.06). Batteria conclusiva controllata agevolmente da Katie Ledecky, che si gestisce in vista della finale di oggi nei 1.500, timbra un 1:56.27 che la proietta ovviamente tra le favorite di domani. Solo nona la svedese Michelle Coleman (1:57.15), preceduta anche dalla russa Veronika Popova (1:57.06). Da segnalare l’eliminazione di Alice Mizzau, ventiquattresima in 2:00.10.
E’ poi tempo di 200 farfalla maschili. Giacomo Carini fornisce indicazioni contrastanti, nuotando bene nei primi cento, ma calando alla distanza, per un tempo finale di 1:56.62, dodicesimo in graduatoria, qualificato per la semifinali. Nella frazione di Carini, si conferma il giapponese Daiya Seto, secondo assoluto in 1:54.89, mentre sorprende il bulgaro Antani Ivanov, quarto totale in 1:55.55. Più indietro l’altro nipponico, Masato Sakai, sesto in 1:55.90. Tamasi Kenderesi si aggiudica invece la batteria precedente, grazie a un gran ultimo 50 finale, ma il suo tempo è comunque alto (settimo), 1:55.96, utile quantomeno a bruciare l’americano Jack Conger (ottavo), in 1:56.00. Il vero spettacolo lo offre però Lazslo Cseh, l’eterno fuoriclasse magiaro, che schianta il favorito sudafricano Chad Le Clos, grazie a una prova di forza che gli vale il miglior tempo del mattino, in 1:54.08. Le Clos molla invece in maniera inattesa negli ultimi 75 metri, qualificandosi come quinto, in 1:55.90. Chiusura con gli 800 stile libero maschili, la gara di Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti. Paltrinieri si aggiudica la sua batteria dopo un prolungato testa a testa con il polacco Wojciech Wojdak (7:45.31 di Gregorio contro il 7:46.39 del rivale), dando l’impressione di essere in buone condizioni di forma. Seguono il norvegese Henrik Christiansen (7:47.61) e il sorprendente austriaco Felix Aubock (7:49.24), mentre una batteria tattica tra Detti e Sun Yang partorisce solo il sesto e il quinto tempo complessivi. Livornese e cinese nuotano sulla stessa linea per 750 metri, poi è l’oro dei 400 ad allungare nella vasca conclusiva, timbrando in 7:49.28, contro il 7:49.67 del rivale. Ottavo, qualificato come ultimo, l’americano Zane Grothe, in 7:50.97.