Il Settebello archivia, senza particolari sofferenze, la pratica Kazakistan. Un successo secondo pronostico che pilota gli azzurri tra le otto migliori nazionali al mondo, ma soprattutto spalanca le porte ad un quarto nobile e sentito contro la Croazia. L'Italia mantiene le redini della contesa fin dalle fasi iniziali - +2 al termine del primo tempo - ed allunga sensibilmente al termine del terzo parziale con un Renzuto incontenibile. 12-7 il punteggio finale.
Fondelli apre la scatola del match e consente al Settebello di fare corsa di testa. Tra i pali Tempesti, Campagna rispolvera l'airone azzurro, con Mirarchi e Figlioli a dilatare il margine della nostra rappresentativa. Un assolo in chiusura di Shakenov consente al Kazakistan di limitare il passivo, è 3-1 dopo otto minuti. Nella successiva porzione di gara, Di Fulvio bussa due volte, la prima su rigore, la seconda in parità, nel mezzo la seconda segnatura personale di Shakenov, unico kazako a creare grattacapi ad una retroguardia piuttosto attenta. Entrambe le squadre faticano a concretizzare con l'uomo in più. 1/4 per l'Italia, 0/3 per la nazionale allenata da Knezevic. All'intervallo lungo è 5-2.
La sfida si spezza in via definitiva al rientro in acqua. Dopo 3 minuti di attesa, con attacchi a vuoto, Bodegas buca il Kazakistan ed anticipa lo show personale di Renzuto, a segno tre volte nel giro di pochi minuti. Non basta, al Kazakistan, l'assolo, l'ennesimo, di Shakenov. 9-3 e di fatto gioco, partita, incontro Settebello. Il vantaggio acquisito spegne in parte l'Italia, le calottine si aprono e i nostri avversari riescono a trovare con facilità la conclusione. Volarevic - in acqua al posto di Tempesti - capitola quattro volte nel quarto tempo, mentre per l'Italia vanno a segno Mirarchi (2) e Bodegas. Reti utili a rifinire il tabellino, 12-7 e quarti di finale, un primo passo verso il sogno mondiale.
Campagna "Una delle gare più difficili? Da allenatore sicuramente. abbiamo giocato sottoritmo e c'era molta preoccupazione. Abbiamo gestito la gara, non abbiamo forzato, ci sta inconsciamente di mollare un minimo soprattutto dopo le prove che abbiamo già messo alle spalle. Adesso pensiamo ai quarti. I gol subiti sono frutto di disattenzione, quindi li prendiamo come tali. I difensori non han giocato una gran partita, va bene abbassare i ritmi, ma non la deconcentrazione. Il regolamento? Siamo preparati per qualsiasi tipo di arbitraggio, anche se non c'è uniformità sull'alzo e tiro. Non voglio guardare a questo aspetto, guardiamo al lungo e pensiamo a prepararci a delle battaglie fisiche. Bisognerà avere resistenza fisica e mentale. Croazia? Che bella partita, che rievoca tante bellissime partite del passato, contro una squadra fortissima. Lo siamo anche noi, spero sia una bellissima partita"