Sjoestroem e Ledecky a monopolizzare lo stile libero, King ed Efimova ad annientare il campo gara nella rana. Questo lo scenario più probabile all'alba del duello mondiale. Grande attesa per il confronto, su più distanze, tra l'americana e la russa. Il rapporto non è idilliaco, la King contesta alla Efimova un passato non chiaro, Yuliya non replica, procede spedita, senza prestare il fianco a dialettica e polemiche. Bella, elegante, quasi contagiosa, è la donna della rana, senza mezzi termini. Un cammino privo di brusche frenate, un dominio ribadito lungo il corso della stagione. A contaminare le certezze della Efimova, i trials americani, a Indianapolis. Fiammata della King, rivale più che accreditata sul palcoscenico iridato.
King ed Efimova si dividono le migliori prestazioni dell'anno, con la nuotatrice a stelle e strisce avanti nei 50 e la russa al comando nelle graduatorie di 100 e 200. Diverso stile, Lilly ha superiore frequenza, azione impetuosa, Yuliya si lascia cullare, scivola via, senza apparente fatica. Chiara quindi la diversa attitudine, a seconda della gara. Quando la distanza si amplia, la Efimova ne trae giovamento, non a caso ha margine nei 200, dove con 2'19"83 domina le liste 2017. Crono stampato a Barcellona, durante una tappa del Mare Nostrum, squillo mondiale, a un passo dal limite stabilito nel 2013 dalla danese Pedersen. Sulle quattro vasche, la King arriva a Budapest con un ottimo 2'21"83, leggermente in vantaggio rispetto alla britannica Ulyett, alla Galat e all'australiana T.McKeown. Sembra una lotta per il podio, poco altro.
Come detto, il discorso muta con il calar dei metri da coprire. Sui 100, la Efimova resta il riferimento. 1'04"82, 13 centesimi meglio della King. In due, quindi, sotto l'1'05, barriera nobile, d'eccellenza. 1'05"51 per la Meili, da non escludere la Johansson. La spagnola Vall coltiva ambizioni importanti, ma serve un ulteriore cambio di passo. Martina Carraro detiene la miglior prestazione in Italia. 1'07"49, obiettivo semifinale. Nei 50, infine, 29"66 della King, 29"88 della Efimova. Ennesimo incrocio, ennesima sfida. Meili ancora in terza ruota, 30"11. Ruta Meilutyte detiene il primato mondiale in entrambe le distanze, ma si presenta a Budapest senza particolari certezze. Nessun ruggito per la fuoriclasse lituana, è un'incognita.