L'incedere, maestoso, di Katie Ledecky. Sembra non avere limiti, non conoscere ostacoli. A Santa Clara, il nuoto mondiale osserva la divina della vasca e il responso, fin dalle prime battute, è straordinario. In attesa delle successive performance - in gare veloci, 100 e 200 - la Ledecky domina il mezzofondo, territorio di casa fin dalle prime bracciate di carriera. Nei 1500, piazza un crono che si va ad incastonare tra le migliori prestazioni di sempre. Quinto gradino per la Ledecky, ora detentrice delle prime sei posizioni. 15'35"65, ovviamente principale riferimento del 2017.
La lista all time vede la Ledecky accaparrarsi otto delle prime dieci piazze, con un vantaggio siderale sulla concorrenza. 15'25"48 il suo primato mondiale, ad "interrompere" la sua egemonia solo la danese Friis, 15'38"88, settimo tempo della storia, con la Ziegler decima. L'impressione è che la Ledecky non abbia realmente rivali a stile, che sia, costantemente, una lotta contro sé stessa, a caccia di nuovi orizzonti.
Al maschile, spazio invece agli 800. Qui è lotta spalla a spalla, gara in equilibrio ma di contenuto modesto. Detti e Paltrinieri possono scrutare con ottimismo l'orizzonte, l'America non offre pezzi da novanta al momento in grado di scalfire la sicurezza azzurra. Matias Koski vince la prova in 8'00"29, sulle sue code Acosta e Sweetser. I primi cinque sono racchiusi in poco più di un secondo.