La rinuncia di Sarah Sjoestroem. La fenomenale svedese svela il futuro, scioglie le riserve sul programma mondiale. Nella vasca di casa, scuote il nuoto, si prende la velocità, incanta a farfalla e a stile. Quattro gare nella prossima rassegna iridata, almeno a livello individuale. La Sjoestroem - notizia nota ormai da qualche giorno - rinuncia ai 200 sl, per dedicarsi anima e corpo a 50 e 100 farfalla e a 50 e 100 stile. Nella gara regina del nuoto è sfida diretta con l'Australia, con la giovane Oleksiak, con l'americana Manuel. La Sjoestroem - una pietra già sul tavolo - opta per le prove con cui sente un feeling più marcato e di fatto spalanca una porta a Federica Pellegrini.
Senza l'argento olimpico della distanza, a Budapest occasione d'oro per la divina, a caccia di riscatto dopo il quarto posto brasiliano. Nelle scorse ore, la conferma. Si prosegue fino a Tokyo, quadriennio olimpico, ultima recita a cinque cerchi, con il prevedibile approdo alla velocità pura. Per il momento, riflettori ancora sui 200. L'ennesima medaglia mondiale da appendere alla collezione. Manca la Sjoestroem, ma il piatto è ricco. Katie Ledecky è ovviamente la favorita. 1'56"31 a Mesa, tempo da prendere con le molle, in una giornata ricca di gare, estremamente dispendiosa. Nessuna nuotatrice può raggiungere i picchi della fuoriclasse a stelle e strisce.
La migliore di stagione, al momento, è Michelle Coleman - 1'55"64 a Stoccolma - da valutare la sua tenuta su più turni e in un contesto iridato, dove la pressione può giocare ruolo chiave. Il talento non è in discussione, in Ungheria interessante banco di prova. Poi, Emma McKeon, fatale alla Pellegrini nelle acque di Rio. 4 centesimi dietro alla scandinava, può scendere sotto l'1"55, è minaccia da podio.
La top ten stagionale accoglie campionesse navigate e giovani in ascesa. La nipponica Ikee - nome nuovo del nuoto, sugli scudi a Tokyo - ma anche Heemskerk e Hosszu (per ora in sordina sulla distanza). Infine, come da copione, la folta pattuglia cinese, in vasca di recente a Qingdao. Yanhan Ai, Bingjie Li, Duo Shen, per tutte e tre 1'56 alto, qualcuna può inserirsi.
Stilare una graduatoria ad aprile è fuorviante, la stagione è all'alba, fondamentale scrutare l'avvicinamento al grande appuntamento. La Pellegrini è della partita - a Riccione, sede degli assoluti primaverili, 1'55"94 - questo è fuor di dubbio.