Anche la Russia si iscrive ai botti d'aprile. A Mosca, sede dei trials, Evgeny Rylov si conferma talento meraviglioso. A dorso, bussa alla porta del mondo già nei 50 - 24"52 - poi incastona una gemma rara, firmando il nuovo primato europeo dei 200. 1'53"81, un crono che infiamma l'avvio di stagione e rilancia la sfida in ottica iridata. Rylov vuole scalare la graduatoria del dorso. Bronzo olimpico, punta senza mezzi termini all'oro di Budapest.
A stile, invece, la Popova piazza un crono normale - 1'57"27 - nei 200 della Pellegrini. La Chimrova, infine, con 57"17, fa segnare il record nazionale nei 100 farfalla.
La gara di Rylov a Rio
Sun Yang catalizza l'attenzione a Qingdao. Allunga il raggio d'azione Sun, cala però la sua efficienza. Dopo le mirabolanti prestazioni su 200 e 400, con riferimenti senza eguali nel 2017, il colosso cinese conquista anche gli 800, ma questa volta senza un riscontro significativo. Il tempo è ottimo - 7'48"33 - ma lontano dal 7'41 di Detti a Riccione. Medesimo discorso per Horton, a Brisbane in vasca per i 1500. Un avvio in sordina per il fenomeno australiano. Nella distanza più lunga dello stile libero, Horton chiude in 14'51"21, a distanza siderale dal rabbioso Paltrinieri delle scorse settimane.
La prova di Sun sugli 800
Sempre in Australia, duello veloce tra le sorelle Campbell. Bronte anticipa di 3 centesimi Cate nella vasca secca a stile. 24"56, al momento le due si attestano in seconda fila, davanti una Sjoestroem spaventosa.
Infine, un tuffo in Giappone. I nipponici avanzano a passo spedito nei 100 stile. Nakamura - 48"26 - è il terzo dell'anno, dietro solo agli squali d'Australia. Koseki sigilla un signor 59"29 a rana - avviso anche per il nostro Martinenghi - Seto batte Hagino nei 400 misti (4'10"44, un centesimo tra i due, incredibile). Rana anche al femminile. La Aoki archivia le due vasche in 1'06"77.