È andata in scena nella serata di ieri la gara di andata dei quarti di finale di Coppa Italia. Le prime otto formazioni classificate al termine del girone di andata del campionato di serie A1 si sono infatti sfidate alle ore 20.30 per mettere un primo piede nella final four. Tutti i giochi rimangono ampiamente aperti e si dovrà aspettare la gara di ritorno di domenica per avere il quadro completo delle semifinali, ma su quattro partite, tre sembrano essere già dei verdetti. Vediamole nel dettaglio.
LIU JO NORDMECCANICA MODENA - POMÌ CASALMAGGIORE 3-0 (25-18, 25-22, 25-16). Si parte subito con un risultato a sorpresa in quel di Modena: le regine d’inverno, infatti, capitolano in poco più di un’ora di fronte alle giocate di una Liu Jo apparsa rinnovata soprattutto nello spirito. Si potrebbe parlare di cura-Gaspari, il nuovo ct subentrato in corsa durante il campionato per sostituire Micelli, ma la verità è che Modena ha finalmente espresso il suo potenziale, mentre Casalmaggiore non è riuscita a scendere completamente in campo. Le casalasche non sono infatti riuscite a pungere nei loro punti di forza. Le due centrali, Stevanovic e Gibbemeyer, chiudono l’incontro con soli 6 e 2 punti rispettivamente. Lucia Bosetti esce sconfitta nello scontro di famiglia con la sorella Caterina: la più giovane infatti mette a terra ben 14 palloni, mentre Lucia chiude con soli 5 punti sul tabellino. In entrambe le squadre funzionano bene gli opposti: Fabris continua a dare continuità alle sue prestazioni andando a segno 19 volte, mentre l’emiliana Brakocevic chiude con 14 punti. Le percentuali di attacco e ricezione per le due squadre si equivalgono nel complesso, ma la differenza è tutta negli errori: per la Pomì sono addirittura 24 in soli tre set, troppi per sperare di portare a casa l’incontro. Domenica a Cremona, Casalmaggiore tenterà l’impresa disperata di restituire il 3-0 e portare a casa anche il set di spareggio: spettacolo assicurato.
SAVINO DEL BENE SCANDICCI - FOPPAPEDRETTI BERGAMO 3-0 (25-16, 25-22, 26-24). Anche la Foppapedretti Bergamo dovrà domenica tentare il ribaltone tra le mura amiche del PalaNorda. Le orobiche, infatti, già apparse in evidente calo nelle ultime uscite di campionato, incappano in una partita stregata. Sia Skowronska (solo 10 punti), sia le attaccanti di posto 4 non riescono ad essere incisive: Partenio, sostituita praticamente subito da Gennari, riesce a pungere solo due volte, Sylla tre. Viaggiano bene i centrali, con Guiggi e Popovic che chiudono a 12 e 9 punti, con 7 muri di coppia. Scandicci, invece, sfodera la prestazione perfetta, forse la prima davvero convincente da inizio anno. Ritrovata Havlickova (19 punti), il gioco di Rondon può essere finalmente più vario: praticamente tutte le sue attaccanti terminano l’incontro in doppia cifra e il risultato finale è presto spiegato già solo da questi numeri. Se poi aggiungiamo i nove errori al servizio di Bergamo con zero ace, si capisce che il match della Foppapedretti è partito male fin dal principio.
SÜDTIROL BOLZANO - IMOCO VOLLEY CONEGLIANO 0-3 (23-25, 22-25, 26-28). Bolzano lotta, suda, si sacrifica, ma non può nulla contro le campionesse d’Italia. Archiviata Tomsia, le pantere tornano a schierare Ortolani opposta ritrovando così maggiore equilibrio e terminali offensivi efficaci in tutte le zone del campo. Serena chiude infatti con 15 punti, Bricio con 18 e Danesi, preferita a Folie, va a segno ben 11 volte. Dall’altra parte della rete il Südtirol spera di impensierire le venete con il classico gioco corale: tutte le giocatrici finiscono la partita in doppia cifra, ma nessuna è davvero in grado di fare la differenza. I valori in campo, dunque, sono stati rispettati, ma è vietato dare per scontata la gara di ritorno: Bolzano ha più volte dimostrato di saperci fare.
UNET YAMAMAY BUSTO ARSIZIO - IGOR GORGONZOLA NOVARA 2-3 (23-25, 17-25, 25-23, 25-15, 9-15). Busto Arsizio finisce sotto di due set, tenta il ribaltone, allunga l’incontro fino al quinto set e poi cede senza troppa storia nel fatidico tie break. La partita è nel complesso equilibrata, con le due formazioni abili ad alternarsi nel dominare l’incontro. Per la Yamamay rientra in campo la dominicana Martinez che, insieme a Diouf, cerca di fare la voce grossa contro l’esperienza di Novara. L’Igor risponde però con due prestazioni maiuscole: Plak e Barun chiudono rispettivamente con 29 e 27 punti facendo sembrare la gara delle due bocche da fuoco bustocche poca roba. La serie è comunque totalmente aperta e, di fatto, la gara di domenica a Novara sarà tutta un’altra storia: le piemontesi dovranno cercare di essere più incisive a muro (solo sei i muri di squadra, contro i dodici delle lombarde), mentre per le farfalle si tratterà di migliorare la prestazione in ricezione (solo nel quarto set ha retto ai colpi di Novara), dando la possibilità a Signorile di orchestrare un gioco più vario.