Si è disputata ieri sera la nona giornata del campionato di pallavolo maschile, Superlega UnipolSai di serie A1. Ha suscitato grande scalpore l'inattesa sconfitta casalinga di Modena contro Monza. Questo risultato è costato agli emiliani la perdita del primato in classifica, il tutto a vantaggio della Lube Civitanova Marche vittoriosa a Ravenna. A pari merito con i canarini al secondo posto c'è la Diatec Trentino, che ha ottenuto un agevole successo nel derby dell'Adige in trasferta contro Verona ed una partita da recuperare.
Azimut Modena-GI Group Monza 1-3 (25-22, 19-25, 16-25, 23-25). I padroni di casa hanno posto fine all'imbattibilità, che è durata 14 partite. Prima di ieri l'ultima sconfitta era arrivata il 21 aprile scorso, in gara 3 di semifinale scudetto. Ha pesato nelle file degli emiliani l'assenza per un problema al gomito, dello schiacciatore Earvin Ngapeth. Il francese per questa squadra è un leader carismatico, un autentico trascinatore. Sull'altro fronte hanno influito in maniera decisiva per il successo brianzolo gli attaccanti Botto e Fromm. Monza è stata superiore negli ace 8 a 3 e nei muri vincenti 13 a 6. Modena è stata tradita offensivamente parlando dal 9 su 28 del suo opposto Luca Vettori. Uno dei pochi a salvarsi tra gli emiliani è stato Petric con il 44% di positività in attacco. Il serbo però non può da solo cantare e portare la croce. Non è servita a nulla la staffetta tra posti 4 Massari-Cook.
Bunge Ravenna-Cucine Lube Civitanova 1-3 (27-25, 23-25, 16-25, 24-26). La Lube si è ripresa la testa della classifica. Ravenna ha ricevuto tanti complimenti per l'impegno dimostrato contro un avversario di prestigio ma purtroppo ha perso. I romagnoli sono stati condannati dalla gioventù e dall'inesperienza. Gli ospiti hanno sbagliato tanto al servizio, 20 errori sono troppi. La squadra di Blengini però nei momenti che contano i suoi campioni li tira fuori. L'autentico trascinatore della Lube è stato l'opposto Tsvetan Sokolov con 29 punti e il 73% in attacco, togliendo pure le castagne dal fuoco pure a muro per ben 5 volte. Poche squadre possono permettersi il lusso di lasciare in panchina uno come Osmany Juantorena, facendolo alzare da quest'ultima per risolvere da solo il terzo set con 6 ace.
Calzedonia Verona-Diatec Trentino 0-3 (19-25, 18-25, 19-25). La formazione di Angelo Lorenzetti ha vinto facilmente una partita che alla vigilia avrebbe dovuto essere assai più tosta, almeno sulla carta. Gli scaligeri di Andrea Giani hanno pagato oltremisura l'assenza di Uros Kovacevic. Il grande ex Mitar Djuric non ha saputo fornire una prestazione di alto livello. Il fatto che sia stato servito poco da Baranowicz non può e non deve essere considerato un attenuante. Sull'altro fronte la Diatec ha centrato l'ottava vittoria di fila. I segreti della formazione di Lorenzetti sono: la capacità di difendere tanto, un palleggiatore factotum come Simone Giannelli e l'imprevedibilità offensiva. Quest'ultima è data dall'assenza di un attaccante che da solo possa risolvere le partite, quindi si ricorre a soluzioni veloci e diverse a seconda dei casi. Lorenzetti ha sconvolto quelle che si credevano le gerarchie della formazione tipo. Gabriele Nelli ha scalzato Stokr dal ruolo di opposto titolare. Daniele Mazzone al centro si è guadagnato un posto in campo, lasciando Solè e Van De Voorde a giocarsi l'altro.
Nelle altre partite va segnalato il fatto che la Sir Safety Perugia ha faticato più del previsto a piegare in casa l'Exprivia Molfetta, imponendosi solo al tie-break. La Revivre Milano ha piegato 3-1 la Tonazzo Padova e con analogo punteggio lo stesso ha fatto Vibo Valentia con Piacenza. Daniele Bagnoli ha guidato in panchina Latina al successo 3-2 contro Sora, allenata dal fratello Bruno.