Non era questa la partita da vincere tra quelle del girone: Bonitta e le sue ragazze lo sapevano, gli Stati Uniti campioni del mondo non erano le avversarie da battere. Dopo le tre brucianti sconfitte contro Serbia, Cina e Olanda, senza nemmeno conquistare un set, Lo Bianco e compagne hanno quantomeno tirato fuori l'orgoglio, riuscendo a strappare un set alla corazzata statunitense. La partita termina 3-1 per le americane, troppo più solide e molto più incisive con le variazioni in corso dalla panchina: l'Italia ritrova sprazzi di gioco nel terzo set (conquistato) e per metà del quarto, bottino che non basta per superare le statunitensi destinate ad un'Olimpiade da protagoniste.
Chi succederà a coach Bonitta - dimesso da qualche tempo - dovrà puntare sull'Italia giovane del volley femminile. Si dovrà ripartire (a settembre per le qualificazioni agli Europei) dalle varie Danesi, Egonu, Orro. Anche oggi contro gli USA abbiamo visto una Del Core assente e fallosa in ricezione, visibilmente in difficoltà; una Lo Bianco che in corso di gara non è mai riuscita ad incidere. Il set conquistato dalle azzurre è passato soprattutto dai punti provocati dalle incisive schiacciate di Paola Egonu, nettamente miglior giocatrice italiana di questa Olimpiade, da una ricezione ed un muro (soprattutto con la Danesi) più pronti rispetto a tutto il torneo. C'è stato anche un calo al servizio delle statunitensi (calo più di tensione che altro), però almeno l'Italia per un set e mezzo è riuscita ad esprimersi, cosa che nelle precedenti uscite non era quasi mai successo.
Fino al 20-20 del quarto set il pubblico presente al palazzetto sperava in un quinto set finale, ma negli ultimi punti decisivi si è vista tutta la differenza tra le due squadre: Del Core due volte male in ricezione e Lowe incisiva col suo mancino in diagonale. Cinque punti consecutivi per le americane sugellano la quarta sconfitta dell'Italia della pallavolo femminile, attesa all'ultimo ma insignificante appuntamento contro Portorico domenica 14 alle ore 20:00. Questa sera l'Italia ha saputo tenere testa alle americane, ma non è bastato. Se si può parlare di reazione questa è arrivata comunque troppo tardi.