L'Italia di Gianlorenzo Blengini vola a Cracovia per l'ultimo appuntamento della World League corrente. Final Six, sei nazionali ancora in corsa per il successo finale. Qualificazione aritmeticamente conseguita dopo il netto successo a Teheran sull'Iran, prima dell'ininfluente battuta d'arresto con la Serbia.
Gli azzurri si trovano nel girone J, in compagnia di Brasile e Stati Uniti. Doppia tornata probitiva quindi, per guadagnare l'accesso alla semifinale in programma sabato. Il debutto domani, contro la selezione verdeoro, alle 17.30, secondo impegno giovedì, alla medesima ora, contro gli americani. Il raggruppamento si conclude venerdì, alle 20.30, con la sfida tra Brasile e Stati Uniti.
Nel Gruppo K, si incrociano invece Polonia, Serbia e Francia. La prima del girone gioca, in semifinale, con la seconda dell'altro e viceversa. La finale è in agenda domenica alle 20.30, al termine della partita che assegna terzo e quarto posto.
Queste le scelte di Blengini:
PALLEGGIATORI: Simone Giannelli, Daniele Sottile
OPPOSTI: Luca Vettori
SCHIACCIATORI: Oleg Antonov, Osmany Juantorena, Filippo Lanza, Gabriele Maruotti, Ivan Zaytsev
CENTRALI: Emanuele Birarelli, Simone Buti, Enrico Cester, Matteo Piano
LIBERI: Massimo Colaci, Salvatore Rossini
Giannelli commenta alla Gds la sua crescita personale e i ritocchi recenti alla formazione azzurra, con l'utilizzo di Zaytsev in differenti zone di campo per aumentare il peso specifico in fase d'attacco «È stata una bella esperienza. Mi e ci ha fatto crescere, ci ha fatto vedere a che punto siamo rispetto alle altre squadre. Sono sensazioni belle. Giocare una manifestazione così ti fa sempre crescere. È una manifestazione difficile da gestire: ci sono tante partite, sei sempre in giro. Sono contento di averla fatta. Spero che queste Final Six vadano bene per concludere in maniera positiva questa esperienza».
«Lo svantaggio è sicuramente che bisogna trovare un equilibrio più costante. Tra le cose positive invece metterei la possibilità di cambiare sestetto e riuscire comunque a far girare un po’ tutti i giocatori. Sappiamo che tutti i giocatori della rosa possono dare una mano e questo è un bene soprattutto a livello di gruppo. Significa avere maggiori alternative, per me è positivo, se le cose non vanno bene si possono fare diversi cambi».
Cracovia rappresenta anche fermata chiave in ottica Rio. Per una squadra in divenire come l'Italia, la possibilità di competere con squadre al momento di rango superiore è estremamente importante per tracciare la strada a cinque cerchi. Aldilà del risultato, fondamentale "strappare" sensazioni e buoni riscontri.