Splende l'azzurro a Tokyo. Il pre-olimpico, continua a regalare, alle ragazze di Bonitta grosse soddisfazioni. Nella notte italiana, perentorio successo sul Perù - 3/0, 25-19, 25-16, 25-17 - quarto in altrettante apparizioni, qualificazione a cinque cerchi a un passo. Contro una compagine in grado di battere Kazakistan e Repubblica Dominicana nelle prime tre uscite (unica sconfitta con il Giappone), l'Italia non perde mai le coordinate della partita e fin dall'avvio domina la scena, specie a muro e in battuta. Miglior giocatrice dell'incontro Cristina Chirichella

Bonitta opta per un ragionato turnover. Conferma in avvio per Sylla - con Piccinini in panchina - Egonu in campo per Ortolani. Del Core a guidare il gruppo, sotto rete Guiggi e Chirichella. Propria quest'ultima palesa dalle prime battute del match grande condizione. La centrale mette in scacco il Perù al servizio e soprattutto in fase difensiva. Il muro eretto dalla napoletana è insormontabile e il Perù va a sbattere con continuità sulle mani protese dell'Italia. Nella zona centrale del primo parziale, l'allungo prorompente delle azzurre, sette punti consecutivi che spezzano l'equilibrio e regalano alla nostra nazionale il break che decide il set d'apertura. Dal 18-14 è volata fino al 25-19. 

Il Perù si affida ad Angela Leyva - otto punti nel solo secondo set - ma non riesce a limitare l'incedere azzurro. Orro - regia come di consueto illuminata - ispira il braccio di Egonu e Sylla, l'Italia sfonda e costruisce un gruzzoletto di vantaggio anche nel secondo set. Bonitta - con la squadra che gira alla perfezione - non opera alcun ritocco - e le azzurre chiudono 25-16. 

L'impressione di resa è evidente, la squadra di Mauro Marasciulo cede all'evidente superiorità delle avversarie. Chirichella torna a dominare il rettangolo di gioco, è ovunque. Danesi - come già nel secondo - entra a fasi alterne per dare ulteriore forza sotto rete all'Italia, arriva, quasi naturale, l'ennesima fuga, verso la vittoria. 25-17. Termina qui, con le azzurre che volgono lo sguardo all'Olanda. Una rivincita da consumare, dopo il giorno di riposo.