L'avventura del Setterosa si conclude alla piazza d'onore. L'Italia si ferma al secondo gradino, alle spalle della potente nazionale americana, guidata da Krikorian e in acqua da M.Fischer, tripletta al cospetto delle azzurre. La partita è bella e in equilibrio per due tempi, con l'Italia, cinica, pronta a cogliere ogni superiorità, per mettere la testa addirittura avanti. L'incantesimo si spezza negli ultimi sedici minuti, Hill alza il muro e gli USA scappano via. 11-6 il finale.
Ad aprire la partita M.Fischer, ma il Setterosa conferma di essere pronto per la battaglia. Garibotti e Pomeri infilano Hill, nel mezzo il secondo vantaggio americano con Steffens. Le azzurre faticano a contenere la batteria americana, Neushul firma il 3-2, ma Di Mario - capitano senza confini - alza la voce in chiusura di tempo. Pari e sorpasso, di rigore. L'Italia ha una lunghezza al primo intervallo.
Il margine sfuma in avvio di secondo parziale, quando il binomio Mathewson - M.Fischer riporta a galla gli USA. Di Aiello l'unica marcatura azzurra. Il match diventa via via più fisico, con il Setterosa che perde la sua ferocia offensiva. Si passa da un perentorio 3/3 in superiorità a un meno nobile 1/5. Qui, in difesa, Krikorian costruisce l'allungo che spezza la sfida. Nel terzo tempo a gioire sono solo le americane. Nei primi tre minuti Mathewson e Graig battono Gorlero, la spallata di A.Fischer segna la caduta del muro italiano. 8-5 all'ultima pausa.
Il Setterosa è ormai in riserva, stacca parzialmente la spina e incassa le bordate di Neushul e M.Fischer. Punteggio che punisce oltremisura un'Italia di carattere. Cotti, in superiorità, diminuisce il disavanzo, ultima parola a Musselman. Test importante in ottica Rio, gli USA sono squadra vera, di enorme potenziale, ma l'Italia c'è, a Gouda è un Setterosa olimpico.