Veniamo ora al racconto di Bulgaria-Italia. Nel primo parziale gli azzurri tentano subito l'allungo e grazie al turno di battuta di Ivan Zaytsev, vanno avanti sul 2-6. I padroni di casa però si rifanno sotto e mettono pure il naso avanti. Le 2 formazioni viaggiano spalla a spalla fino al 17-17. A quel punto grazie a Simone Buti e a Osmany Juantorena, l'Italia trova il corridoio verso lo 0-1. Nel secondo set gli azzurri sono degli autentici rulli compressori. Mettono pressione al servizio, girano a mille in attacco e per la Bulgaria è notte fonda. Nel terzo set per la Bulgaria dà frutto l'ingresso dell'opposto Uchikov per l'eterno Nikolov. Viceversa l'Italia cala di rendimento, tenta di chiuderla per 0-3 ma invano. Nel quarto set i padroni di casa riescono a restare in partita fino al secondo tempo tecnico. Poi l'Italia mostra i muscoli. I nostri arieti per scardinare il muro e la difesa bulgari si chiamano: Ivan Zaytsev e Osmany Juantorena. Quando servono pure i centrali serrano i ranghi a muro e si fanno valere in attacco. Il primo tempo di Matteo Piano vale la vittoria nel quarto set e nell'intero incontro per l'Italia, consentendo di conquistare il bronzo.
Non è arrivato il titolo continentale ma esonerare dalla panchina azzurra Gianlorenzo Blengini sarebbe una follia. Quest'ultimo ha restituito al gruppo azzurro serenità, calma e un'identità di gioco ben precisa. Ci sarà da lavorare ancora per migliorare alcune cose, come trovare adeguati ricambi in panchina. In ogni caso Roma non è stata costruita in un solo giorno. Per Rio 2016 c'è tempo.