Scatterà domani in Giappone, per concludersi il 23 settembre, la tredicesima edizione della Coppa del Mondo di volley maschile. La nazionale italiana guidata da Gianlorenzo Blengini avrà il compito di centrare il primo o il secondo posto nella classifica finale. Entrambe le posizioni permetteranno di staccare il biglietto per le Olimpiadi di Rio 2016.

Fallire questa possibilità significherebbe dover disputare un ulteriore torneo di qualificazione olimpica a gennaio dell'anno prossimo. Se ancora non bastasse, un ulteriore esame di riparazione ci sarebbe a maggio 2017. Simili eventualità oltre a creare problemi di date per i calendari della Superlega, susciterebbero un vespaio di polemiche che non farebbero il bene dell'intero movimento pallavolistico italiano al maschile. Quest'ultimo ha già vissuto un'estate difficile dopo la famosa notte di Rio de Janeiro e poi con gli ulteriori strascichi polemici in seguito alle dimissioni di Mauro Berruto e lo sfogo di Dragan Travica.

Si spera che il ritiro di Cavalese abbia fatto bene alla nazionale di Blengini e che non abbia a pesare molto l'assenza del centrale Emanuele Birarelli. Le 2 amichevoli con l'Argentina hanno evidenziato come i titolari giochino bene, ma lo stesso però non valga per le loro riserve. L'augurio è che per quest'ultime sia stato solo un problema di carichi di lavoro.

A questa Coppa del Mondo non ci sarà il Brasile perchè già qualificato. Le insidie maggiori arriveranno da: Polonia, Russia, Usa e Iran. Le altre formazioni che parteciperanno: la già citata Argentina, Australia, Canada, Egitto, Giappone, Tunisia, Venezuela non dovrebbero costituire una serie minaccia ma non vanno sottovalutate. Le varie nazionali si affronteranno in un girone all'italiana. Prevarrà quella che avrà totalizzato più punti al termine delle 11 gare. L'approccio psicologico è diverso da quello di un torneo ad eliminazione diretta. La Coppa del Mondo nel 1991 ha trovato la sua definitiva collocazione nel calendario internazionale,  1 anno prima delle Olimpiadi. L'Italia se l'è aggiudicata già nel 1995, ai tempi di coach Julio Velasco e della Generazione dei Fenomeni. Quest'ultimi ora vengono rimpianti da molti appassionati e tifosi. Citando Gabriele D'Annunzio non è più tempo di discorsi ma di azioni.

Da domani la parola passerà al campo giudice sovrano. Sarà riuscito Blengini a dare all'Italia una precisa identità di gioco e squadra, restituendo serenità ad un gruppo spaccato? Le conclusioni le potremo trarre mercoledì 23 settembre. La Coppa del Mondo sarà visibile in televisione su Sky Sport oppure ining sul canale Youtube della FIVB.