Il Settebello chiude in settima posizione la World League 2015, dopo il successo sulla Cina per 16-9. Una prestazione dai due volti, con gli azzurri travolti in avvio e sotto di tre reti. L'Italia, colpita in avvio di secondo parziale, sembra accusare un malessere psicologico, evidente già nella precente uscita con l'Ungheria e a tratti nelle prime esibizioni a Bergamo.
Campagna scuote i suoi, la reazione è immediata. La Cina è poca cosa, uno strappo azzurro capovolge la partita. Prima dell'intervallo lungo, il Settebello segna sei volte, a sprazzi è vera Italia e Malara deve arrendersi. Nei minuti conclusivi, gli azzurri aumentano il vantaggio, segnando un 5-1 significativo nel quarto tempo. Baraldi mette in rete tre volte e, con Giorgetti e Fondelli, è il miglior marcatore di giornata. Dall'altra parte, sono 3 le segnature per Dong Tao.
Una competizione comunque positiva per il Settebello. Campagna lavora in ottica mondiale e sta costruendo un gruppo in grado di mantenere la pallanuoto italiana ai massimi livelli negli anni a venire. Da qui, il graduale inserimento di giovani talenti in un contesto collaudato. Resta, da cancellare, una tendenza negativa di approccio e intepretazione. L'Italia tende, nel corso del match, a concedere qualcosa in termini di attenzione e concentrazione.
In questa World League, per ammissione del Ct, una sola partita completamente errata, quella ininfluente con l'Ungheria di Benedek. Settebello in acqua, ad armi pari, con Serbia e Croazia, finaliste di questa edizione. si riparte quindi dal carattere azzurro, evidente nelle gare di rincorsa condotte contro le prime della classe. A proposito di finaliste: titolo alla Serbia, 9-6, dopo un inizio firmato Croazia. La Serbia rientra nel terzo tempo e piazza la stoccata nel quarto.
Sul podio il sorprendente Brasile di Rudic - 24-23 con gli USA, sfida infinita ai rigori - quinta posizione all'Australia, 9-6 alla deludente Ungheria.