Terza medaglia d'oro agli Europei di tuffi a Rostock per una strepitosa Tania Cagnotto, dominatrice anche della gara del trampolino da 3 metri, conclusa con un punteggio eccezionale: 350.20 punti per sbaragliare la concorrenza e proiettarsi subito verso i Mondiali di agosto a Kazan, in Russia, dove affronterà la concorrenza delle atlete cinesi, indicate dagli addetti ai lavori come le favorite per fare incetta di medaglie.
Con una serie di tuffi praticamente perfetti, l'azzurra si è subita messa al comando della gara, con le rivali costrette ad inseguire i punteggi altissimi di Tania. Il distacco dalla seconda, la russa Kristina Ilinykh, è oltre i 15 punti, un abisso che rende Tania la regina incontrastata della competizione, dopo aver conquistato il suo personalissimo triplete: oro nel trampolino dai 3 metri, dopo il primo posto ottenuto nella gara sincro con Francesca Dallapè, oggi splendida quarta, e ancora oro nel trampolino da un metro, per un'atleta che, a trent'anni appena compiuti, è ancora una delle migliori rappresentanti dello sport italiano in giro per il mondo.
Il medagliere personale della Cagnotto si aggiorna così con un totale di 25 medaglie continentali (di cui 21 del metallo più prezioso) in bacheca, cui si aggiungono svariati piazzamenti mondiali, a completare un palmares straordinario per una tuffatrice fantastica, che solo tre anni fa aveva accarezzato l'idea, poi abbandonata, del ritiro dall'attività agonistica a seguito della beffa nel sincro delle Olimpiadi di Londra. Dopo la delusione dei Giochi del 2012 Tania ha ricominciato ad accumulare successi, con uno stupefacente bilancio di sette ori e due argenti nelle ultime tre rassegne europee, senza contare i due secondi posti ai mondiali di Barcellona del 2013.
Prossimo obiettivo i mondiali di Kazan, per consolidare il proprio status di regina europea dei tuffi, gustoso antipasto delle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, ultimo appuntamento di una carriera irripetibile per un'atleta fenomenale, cui manca solo il sigillo a cinque cerchi per la realizzazione di un sogno e, al tempo stesso, di una leggenda.