E sono tre. Tre successi, senza concedere set. Nessun ostacolo di spessore fino ad ora sul cammino azzurro, ma la concretezza dell'Italia lascia ben sperare per un futuro che racconta, da sabato, un'altra storia. Mancano due tasselli al termine della prima fase. Repubblica Domenicana e Germania, le due principale antagoniste nel gruppo azzurro. Eppure regna il sorriso. L'Italia gioca e si diverte, a casa. Di fronte alla consueta cornice di pubblico, Bonitta propone una squadra arricchita dalla classe eterna di Paola Cardullo, con Lo Bianco e Costagrande. Una sorta di restaurazione del volley vincente che fu. L'Argentina non intacca mai le sicurezze azzurre. Solo a inizio terzo set le nostre avversarie mettono la testa avanti, ma è un attimo. I parziali sono indicativi, rappresentano un dominio. 25-17, 25-17, 25-16.
Scappa subito nel primo set l'Italia e come spesso accade è il servizio a fare la differenza. Chirichella mette in campo una battuta infida, mal letta dalla ricezione dell'Argentina. Costagrande domina in attacco e Lo Bianco è brava a trovare i giusti automatismi al rientro. Sull'8-2, una fiammata riporta a meno 3 le nostre avversarie, trascinate dai primi tempi di Sosa. Il nuovo allungo è segnato da due meravigliose bordate di Carolina Costagrande, chiamata spesso in causa anche da seconda linea. Saliamo 15-9. Al tramonto del set, Bonitta effettua il classico doppio cambio, con Ferretti e Diouf dentro ed è proprio Diouf a chiudere i conti.
Poca storia anche nel secondo. L'Argentina resta lì fino al 7-5, ma qui arriva la sfuriata azzurra. Costagrande mura il primo tempo, poi sfonda per l'8-5. La rinascita, in attacco, di Del Core porta a un'ulteriore crepa. L'Argentina difende bene, tocca molti palloni, ma incoccia contro una difesa azzurra perfetta. Lo Bianco salva, Centoni chiude la rigiocata ed è 19-13. Bonitta lancia anche Folie e, dopo una sprazzo sudamericano, con una grande Centoni in battuta, l'Italia chiude con una sontuosa prova a muro di Del Core e Folie.
L'Argentina reagisce nel terzo parziale e al primo time-out tecnico si presenta con due punti di vantaggio. Antonella Del Core impatta a quota 8 e al servizio mette in difficoltà l'altrui ricezione. Guadagnamo un buon margine e Bonitta comincia l'ampia rotazione. Folie e Bosetti scendono in campo, Chirichella alza l'asticella a muro ed è 16-10. Ancora Del Core, per il 20-12. Il finale è l'esaltazione del collettivo. Sono proprio due delle giocatrici meno utilizzate, Folie e Bosetti, con Ferretti in regia, a spianare la strada, prima del punto esclamativo di Chirichella.