"Ci servirà". Due semplici parole, in cui è racchiusa la partita tra Italia e Croazia. Vincono le azzurre, per tre set a zero, ma la seconda sfida iridata è quella che immerge la nostra Nazionale nella realtà Mondiale, dopo l'approccio soft con la Tunisia. Il primo set, i brividi di una rimonta, gli errori, le frenesie, tutto serve per colmare quel gap che ci separa oggi dalle favorite della rassegna. Quel recupero prodigioso, da 16-20, è lo specchio del carattere azzurro, l'immagine di una squadra. Abbiamo la forza per ribaltare un parziale importante, forse non decisivo, grazie alla profondità della nostra panchina. In regia si rivede Leo Lo Bianco, un'istituzione, con Ferretti a riposo, dato il recente recupero post operazione, in campo splendono Diouf e Costagrande. Sono loro a firmare il riscatto Italia, con Signorile per Leo nel finale di set. L'intelligenza di Bonitta è nel capire il momento. Cambio della diagonale, Signorile - Diouf dentro, con l'aggiunta di una Costagrande che porta con sè la voglia di spaccare il Mondo. Con più presenza fisica in prima linea invertiamo la rotta.
La Croazia ci spaventa solo a tratti, grazie all'esperienza della Poljak, ma conquistato il primo set, indirizziamo la partita, dominando in lungo e in largo nella restante porzione di match. Il secondo è conquistato a 15, il terzo a 11, un abisso, tecnico. L'Italia ritrova confidenza e alza il muro, con Chirichella, bella scoperta nel recente Gran Prix, troneggiante al centro. Bene, ancora, Piccinini, cercata dalle compagne, a ripetizione.
Questi per l'Italia rappresentano, con ogni probabilità, tre punti pesanti anche in vista della seconda fase, a cui dovrebbe approdare anche la Croazia di Vercesi. In serata altra sfida abbordabile. Le azzurre affrontano l'Argentina, battuta nettamente dalla Germania, dopo aver perso anche con la stessa Croazia.