Inizia male, malissimo, l'Ital-Volley. Un tonfo, non certo atteso, con l'Iran complica i piani dei ragazzi di Berruto, insolitamente apatici in un esordio mondiale griffato dalla straordinaria partecipazione del pubblico polacco. Dopo la gara d'apertura dei padroni di casa, di fronte a oltre 60.000 paganti, la volata iridata entra nel vivo e a farne le spese è l'Italia. Contro l'Iran, nettamente battuto nella recente World League, il sestetto azzurro si scopre povero di idee e contromisure. Tre set a uno per i nostri avversari, 25-16, 23-25, 25-21, 25-22.
Una sconfitta che non preclude il passaggio del turno - avanzano le migliori quattro di ogni girone - ma complica non poco il cammino, anche alla luce della formula del torneo, che prevede nella seconda fase il conteggio dei punti ottenuti nella prima. L'Italia perde malamente il set iniziale, con Berruto che sceglie, stranamente, di non affidarsi alla panchina. Palesiamo evidenti difficoltà in ricezione e, senza l'aiuto del muro, naufraghiamo. Il secondo set è azzurro, quasi per caso. L'Italia sbaglia meno e si affida alla classe di Zaytsev, otto nel parziale per lui, ma non gioca una buona pallavolo.
In parità, torniamo a chiuderci in un guscio di paura. Senza spinta emotiva, senza una scintilla d'orgoglio, giungiamo comunque fino al 20-20. Qui è fatale per noi l'ingresso del secondo palleggiatore iraniano. La battuta tattica di Mahdavi spegne la morbida risposta italiana. Berruto, alle corde, prova la carta Baranowicz, per uno spento Travica. Non cambia nulla. Lanza, nel quarto, prende il posto di Parodi, ma l'album azzurro non ha, oggi, figurine stellate. Vince l'Iran, con merito.
Ora un giorno di riposo, importante per riassestare meccanismi poco oliati. Poi la Francia, non il miglior avversario in un momento difficile.