Tempo di grande volley. Parte la rassegna iridata al maschile, atta a definire la miglior squadra al mondo il prossimo 21 settembre. Un cantiere aperto, senza nessun favorito. Questo lo scenario palesato dagli ultimi intensi mesi di pallavolo. La World League, conclusa non molto tempo fa, ha raccontato storie diverse e in parte inattese. Il Brasile ha surclassato l'Italia, ma si è arreso agli USA, mentre la Russia, altra corazzata, si è mostrata improvvisamente fragile.

In questo contesto prova a inserirsi l'Italia di Berruto. Il divario nella semifinale di World League con il Brasile è apparso ampio, ma con il passare dei giorni il sestetto azzurro ha ritrovato la classe di Kovar e l'ultima amichevole, proprio con i verdeoro, persa al tie-break ha lasciato confortanti indicazioni. Un'Italia fallosa al servizio, ma comunque in grado di lottare punto a punto. 

"Guardiamo avanti un passo alla volta", questo il diktat di Berruto, che ha chiuso la squadra tra quattro mura per preparare un evento atteso e indecifrabile. Nessuno spiffero, nessun contatto con l'ambiente esterno. Fondamentale raccogliere enregie, mentali e fisiche, per studiare ogni minimo dettaglio. 

Come detto Brasile e Russia, ma non solo. Gli USA, anche senza Rooney, restano temibili, come la Serbia, la stessa Polonia, la Francia. Mina vagante è l'Iran che incrocia gli azzurri nel debutto di domenica.

FORMULA MONDIALE - Si parte con quattro gironi da sei squadre per un totale di 24. Accedono alla fase successiva le prime quattro di ogni raggruppamento. Nella seconda tornata di gare, che parte con la classifica della prima fase, fondamentale restare tra le prime tre per accedere ai due definitivi gironi, composti da tre squadre ciascuno, che delineeranno le quattro semifinaliste. 

L'Italia è inserita nel gruppo D e, oltre al citato Iran, si trova di fronte USA, Belgio, Francia e Porto Rico.  

Ad aprire il Mondiale, a Varsavia, di fronte a 62.000 spettatori, Polonia e Serbia.