Ci avevamo sperato, perchè non ammetterlo. Ancor più dopo le batterie del mattino. Pellegrini in finale con il miglior tempo, senza apparente fatica. Invece, ancora una volta, i 400 metri si dimostrano gara difficile per Federica, non certo al top della condizione. Il primo campanello d'allarme era giunto con il crono sopra l'1:56 dei 200. La conferma oggi. La Pellegrini resta per otto vasche sulla linea a quattro che assegna le medaglie, ma non trova lo spunto, la potente progressione, marchio di fabbrica dell'azzurra. Quando la Carlin aumenta la frequenza, seguita dalla sorpresa Van Rouwendaal, Federica sbraccia quasi senza prendere acqua. Chiude quarta, alle spalle di Mireia Belmonte Garcia. Il sorriso, nel post gara, racconta di una consapevolezza raggiunta. I 400 non saranno più terreno di caccia, almeno oltre il suolo italiano.
La firma di chiusura sull'Europeo azzurro la piazza Federico Turrini. Una rassegna in costante crescita, fino al bronzo odierno nei 400 misti in 4:14.15. Un 100, a stile, in costante spinta, fino a spaventare Pavoni, d'argento in 4:13.75. L'oro è ungherese, con Verraszto che non fa rimpiangere il campionissimo Cseh.
Duello straordinario nei 50 stile al femminile. Ancora beffata Sarah Sjoestroem, seconda in 24.37. Oro, per 5 centesimi, alla britannica Halsall, bronzo alla danese Ottesen. Una fantastica Silvia Di Pietro frantuma il muro dei 25.00 e tocca in 24.84 al quinto posto. Al maschile, tripletta per Manadou. Il suo 21.32 vale il record dei campionati. Orsi resta sopra i 22.00 ed è quinto.
Non tradisce Ruta Meilutyte. Sbarcata a Berlino per i suoi 50 rana, è l'unica a scendere sotto i 30.00, 29.89. Argento Johansson a 30.52. Splende il sorriso di Mireia Belmonte Garcia. La spagnola, prima del bronzo nei 400, domina i 200 delfino. 2:04.79, davanti alla connazionale Ignacio Sorribes. Terza Katinka Hosszu, quinta Pirozzi, 2:08.31, ottava Polieri, 2:11.58.
In chiusura le due staffetta miste. Italia presente solo al femminile, dopo la debacle maschile al mattino. Quinto il quartetto azzurro composto da Zofkova, Castiglioni, Bianchi, Ferraioli. Nuovo record italiano a 3:59.62. La Danimarca, con una squadra stellare, respinge l'assalto della Svezia, condotta da una maestosa Sjoestroem (55.47 a delfino). Bronzo Gran Bretagna. Tra gli uomini, oro proprio alla Gran Bretagna. Francia e Ungheria a completare il podio. Di legno la Germania di Biedermann.