Quarte! Medaglia di legno per Linda Cerruti e Costanza Ferro nel duo del sincronizzato in questa trentaduesima edizione degli Europei di Nuoto in scena a Berlino. Questo è il verdetto, dolce-amaro per i colori azzurri, della quarta giornata di gare, nella prima delle finali di categoria.
Le ragazze restano lì, ai piedi del podio, dove sono state sempre in questi giorni, fino alla finale odierna. Il quarto posto delle giovani atlete di casa ha il sapore dolce di chi sa di aver fatto un buon lavoro, di essersi giocata tutto, di averci messo il cuore, sempre, oltre l’ostacolo. Ha il sapore amaro dell’impossibilità, della certezza, maturata ancor di più con il passare delle prove, di non poter ambire a far proprio uno dei metalli in palio, a salirci su quel podio desiderato, non ancora. La prova è in quei sette punti che le separano dal bronzo europeo appannaggio delle spagnole Carbonell-Klamburg. L’obiettivo allora è sempre stato questo: difendere il quarto posto, dagli attacchi delle francesi e tallonare le iberiche. Obiettivo portato a termine con successo.
Anche questa mattina, nonostante la tensione prevedibile, palpabile, il viso tradisce spesso ciò che si cerca di dissimulare, loro sono state brave, presenti, determinate e convincenti. In acqua per decime, subito dopo le iberiche, subito prima delle ucraine a chiudere il programma di gara, hanno retto la tensione e hanno dato prova di grande affinità e sicurezza. Sono state più sciolte rispetto a quanto visto nel preliminare, hanno spaziato e c’è stata più fluidità. 89.4000 il punteggio ottenuto, è così che la giuria ha deciso di valutarle. Un punto in più rispetto a quanto ottenuto nel preliminare: 88.3000. Sommando il punteggio del libero a quello del tecnico, la frizzante Tarantella, ecco arrivare al risultato finale: 174.7149. Le azzurre chiudono così questo Europeo, almeno nel doppio. Perché le rivedremo, domani, nella finale del combinato. E Linda ancora, in quella del solo. La certezza è che di margine di crescita ce n’è, e molto. E loro sono lì, con il fiato sul collo alla grandi, per giocarsi in futuro un piazzamento a medaglia. Magari già ai Mondiali, Kazan 2015 le aspetta.
Dicevamo dei sette punti che hanno negato il bronzo all’azzurre. I colori della bandiera spagnola sventolano sul gradino più basso del podio. Carbonell-Klamburg chiudono a quota 181.2331. Non riescono, come avrebbero voluto, a riportarsi davanti alle ucraine dopo il sorpasso di quest’ultime nel preliminare. È stato evidente fin da subito che la forma non fosse delle migliori, e questo le ha penalizzate. Nonostante il divario sia davvero questione di decimi di punto. Le giovanissime Voloshina-Ananasova infatti, vice-campionesse europee, ottengono un totale di 181.8483. Ha separarle poco più che un soffio dunque, quanto basta a portarle quasi ad un passo dal tetto d’Europa. La velocità d’esecuzione le ha premiate, la precisione, la scioltezza e la migliore forma fisica ha fatto il resto. Il primo posto non è mai stato in discussione. Imbattibili le russe, Korobova-Kolosnichenko sono state sempre al comando, con grinta, classe e tecnica magistrale. Sono loro le regine, le campionesse europee. 188.0391 il loro totale. Un divario netto, incolmabile. La solidità del doppio russo non ha avuto eguali. Nella lotta per il quinto-sesto posto, la Grecia ha provato a farsi avanti sul duo francese, a superarlo ma non ci sono riuscite. La giuria ha forse peccato di severità ma hanno mancato l’obiettivo per pochissimo.
Oggi pomeriggio in acqua la finale di squadra. Probabilmente sarà ancora Russia-Ucraina-Spagna con le azzurre a difendere il piazzamento, ancora un quarto posto. Lo scopriremo alle 18.
RISULTATI FINALE DUO SINCRONIZZATO
Russia 188.039 ORO
Ucraina 181.8483 ARGENTO
Spagna 181.2331 BRONZO
ITALIA 174.7149
Francia 168.6136
Grecia 166.6136