Lo sport ha nella sua indole quella dose di crudeltà, quasi di tragedia. Le lacrime versate dall'Italia nella piscina di Budapest sono il manifesto di un rammarico grande. Il Setterosa perde, a testa alta, contro l'imbattuta Olanda, per cinque fatidici metri, quei cinque metri fonte di gioia con la Grecia e terribile realtà nella semifinale europea. La partita è tutta nell'ingenuità di Teresa Frassinetti, che a pochi secondi dal termine rientra in campo, nonostante le tre espulsioni. Da regolamento è massima punizione per l'Olanda. Smit è implacabile e si va alla lotteria dei rigori. Gorlero prova ancora una volta a esaltarsi, ma gli errori di Di Mario e Motta portano la serie a oltranza. Sulla traversa di Bianconi si infrangono i sogni azzurri. Nel volto stravolto di Tania Di Mario, la campionessa più luminosa, oggi sottotono, è raffigurato un vortice di emozioni che le parole faticano a descrivere. L'Italia va a giocarsi il bronzo con l'Ungheria, per l'Olanda finale per l'oro con la Spagna.
Il primo tempo mostra due squadre contratte dalla posta in palio. La vista della finale annebbia le azzurre che in attacco faticano a trovare una giusta circolazione di palla. Sevenich trova una palombella splendida e consegna il vantaggio all'Olanda. Gorlero chiude la porta al contropiede arancione e l'esperienza di Di Mario vale il pari. Altra storia nel secondo parziale. Si scatenano i comparti offensivi. Van der Sloot sigla il 2-1, ma Cotti e Emmolo firmano il primo +1 Italia. Il 3-3 di Smit è favorito dalla pessima copertura di Motta e Aiello. Il ping pong continua fino al 5-5, con le reti di Garibotti, deviazione decisiva, Van der Sloot, Motta e Genee, leggerezza azzurra al centro.
A inizio terzo periodo è l'Olanda a guidare le operazioni. Si esalta Gorlero, senza dubbio il miglior portiere dell'Europeo. Si iscrive alla partita anche Bianconi. Una bordata di Garibotti, sopra le braccia protese dell'Olanda, stampa il primo break azzurro. 7-5. Klaassen sfrutta la superiorità numerica e accorcia. Stomphorst, col primo gol di giornata, impatta a quota 7. L'Italia ha il match point nelle mani. Radicchi disegna un pallonetto bellissimo, ma Di Mario sbaglia poco dopo il rigore conquistato da Frassinetti. Gorlero chiude la porta e sull'ultima conclusione arancione sembrano scorrere i titoli di coda. Qui il misfatto. Frassinetti rientra, dopo la terza espulsione. Come da regolamento è rigore Olanda. Smit non perdona e dai 5 metri arriva la doccia fredda. 12-11.