Due gare veloci, anzi tre, ad aprire il penultimo pomeriggio catalano. I 50 delfino donne e i 50 stile libero uomini ad inaugurare il programma. La danese Ottesen-Gray (25”24) si prende il titolo iridato, davanti alla sorpresa cinese Lu e all’olandese Kromowidjojo, che mette così in bacheca un altro bronzo. Poco per una abituata a vincere. Delusione franco-americana nello sprint maschile. Manadou stecca ancora, come nei 50 delfino. Mai in gara, peggiora nettamente il crono della semifinale, che, se replicato al centesimo, gli avrebbe consentito l’oro ex aequo col brasiliano Cielo, uno che ancora una volta dimostra come il saper correre una finale non sia cosa da tutti. Implacabile in acqua, commosso poco dopo, quando cede all’emozione al risuonar dell’inno verdeoro. Grande personaggio. Male Adrian e Ervin, sul podio sale il russo Morozov e con lui Bovell, forse il meno accreditato degli otto finalisti. La terza finale in programma, i 200 dorso al femminile, veloce non dovrebbe essere, data la distanza. Ma il “missile” a stelle e strisce, Missy Franklin, la rende straordinaria. Altro capolavoro di un’atleta destinata a riscrivere la storia del nuoto. 2’04”76, nuovo record dei campionati. L’avversaria più vicina, l’australiana Hocking, a quasi due secondi. Chad Le Clos conferma l’alloro olimpico, conquista i 100 farfalla e ridimensiona il fenomeno Lochte. Anche l’alieno Ryan, dopo le fatiche di ieri, sembra accusare la stanchezza. Iridato quindi il sudafricano. 51”06 per superare il redivivo Cseh e il polacco Czerniak. Il nostro Rivolta, alla prima finale importante, nuota sui suoi standard migliori (51”65) e chiude settimo. Talento su cui puntare. È la rana dei record. Ancora una volta. Dopo la Pedersen nei 200, l’Efimova questa mattina, tocca, nuovamente, a Ruta Meilutyte. Ritoccato subito il record di Julija. Non di poco. 29”48 per la lituana, signora dei 100. Ma occhio a dar per spacciate Efimova e Hardy, sotto i 23” netti e capaci di scendere ancora. Chi può battere Cate Campbell? Questo l’interrogativo dei 50 sl donne. Forse solo Cate Campbell, ma il nuoto non è scienza esatta, quindi Ottesen e Kromowidjojo, ancora di fronte dopo il duello a delfino, ci proveranno di certo. Squillo francese invece nel dorso maschile. Lacourt (24”39) e Stravius (24”45) fanno il vuoto nei 50, in attesa della finale di domani. Chiusura con gli 800 sl femminili. Chiusura col botto. Parte forte Lotte Friis, assetata di vendetta. Per 600 metri è vicina al record del mondo e davanti a tutte, poi arriva l’uragano Katie. 200 metri da brividi e la Ledecky cancella non solo la danese, ma anche l’ex limite della Adlington. 8’13”86. Sedici anni. Lei e Missy Franklin. Quanto è bella l’America. Ultima, lontana, la nostra Martina De Memme.