Prende sempre più forma il Genoa di Cesare Prandelli. Il tecnico rossoblu sta creando una rosa solida, compatta ma anche votata all'attacco. I segnali si sono visti contro il Sassuolo, gara in cui il grifone è sceso in campo con il 4-3-3. Lazovic e Kouamé sono stati piazzati come esterni, Sanabria in mezzo. L'esame non è andato benissimo, complice anche la preparazione tattica del Sassuolo. I due esterni hanno faticato a scattare e in mediana Radovanovic non ha assicurato tutta la sua esperienza difensiva. La strada è però quella giusta. Già dal prossimo match contro il Bologna, Prandelli chiederà infatti ai suoi ragazzi di alzare il baricentro, confidando soprattutto in Lazovic e Kouamé.
L'esterno destro dovrà giocare in avanti e tornare meno indietro, cercando di galoppare sulla fascia per spingere gli avversari a ripiegare su di lui e liberare così le mezzali. Discorso analogo per Kouamé. Partito Piatek è lui l'uomo in più di questo Genoa. L'ex Cittadella è chiamato a gravosi compiti offensivi, svolti sempre in maniera perfetta. Differentemente da Lazovic, Kouamé dovrà scompaginare le difese avversarie anche in mezzo, aiutando Sanabria nello sviluppo della manovra. L'ex Roma, invece, non sarà il finalizzatore "alla Piatek" ma dovrà aiutare molto in fase difensiva. Gli accorgimenti tattici interesseranno anche gli interpreti del pacchetto arretrato. Biraschi in primis, che dovrà spingere senza restare indietro, compattandosi orizzontalmente con gli altri centrali.
Prandelli intanto prepara la sfida contro il Bologna. Il 4-3-3 dovrebbe essere il modulo base, così come saranno Lazovic e Kouame gli esterni a sostegno di Sanabria. Davanti a Radu qualche dubbio. Zukanovic sarà il centrale, in mezzo c'è ballottaggio tra Criscito e Gunter. L'ex Zenit San Pietroburgo potrebbe giocare sia al centro che a sinistra al posto di Pezzella. Nessun problema per Biraschi. Dubbi anche a centrocampo. Radovanovic si gioca la maglia con il più rodato Miguel Veloso, Lerager potrebbe vincere il ballottaggio con Rolon. Ci sarà invece Daniel Bessa.