"C'è ancora qualcosa da fare". E' con queste parole, postate sul proprio profilo Instagram, che Federica Pellegrini rilancia la sua carriera nel primo giorno di allenamenti della nuova stagione presso il centro federale di Verona. Un mese di riflessione, per decidere che no, non si poteva "lasciare così", come dichiarato dalla stessa Divina a Rio de Janeiro 2016, ma che anzi c'è del lavoro da finire. Obiettivo Tokyo 2020? Possibile, ma intanto la notizia è che Federica riparte ancora una volta, contro l'anagrafe (ventotto anni) e contro i suoi ciechi detrattori.
Ed ecco che la prima fermata della Pellegrini 3.0 potrebbe già essere quella dei Mondiali di Budapest dell'anno prossimo. Con ogni probabilità anche su una nuova distanza, i 100 metri stile libero, gara a cui non ha preso parte alle ultime Olimpiadi, per provare a trascinare in finale una staffetta 4X200 che proprio non l'ha supportata. Difficile immaginare un passaggio immediato dai 200 ai 100. Troppo legata alla sua gara, la Divina, per abbandonarla in un attimo, senza concedersi almeno un'altra possibilità. D'altronde la fuoriclasse veneta è reduce da un 2016 perfetto, come preparazione, tempi e continuità di allenamenti. Non ha nulla da imputarsi, Federica, se non di non essere riuscita nell'impresa di scendere di mezzo secondo nella finale di Rio, quella della Ledecky e della Sjoestroem, ma soprattutto dell'australiana Emma McKeon, che le ha soffiato un podio che avrebbe avuto il sapore della vittoria.
Ciò che ha sempre contraddistinto la Pellegrini in questi dodici anni di gloriosa carriera è stato il suo carisma, unito a un orgoglio sconfinato, proprio dei grandissimi dello sport. E se la migliore atleta italiana di ogni epoca decide di andare avanti, per amore del nuoto e per una passione che non sfiorirà mai, non resta che seguirla in questa nuova avventura, certi che vederla in acqua provocherà le solite emozioni, quelle che tutti gli appassionati vivono da Atene 2004 e che, in fondo, si auguravano di rivivere anche dopo la cocente delusione di Rio. Già, perchè si può perdere tutto, ma non la Fede.